Campi profughi saharawi, 27 marzo 2025 - In un'atmosfera di profonda spiritualità e sentito riconoscimento, il popolo saharawi ha celebrato mercoledì 26 marzo la sacra ricorrenza di Laylat al-Qadr presso la Scuola Martire Cherif, un istituto dedicato alle vittime della guerra. La significativa cerimonia ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica Saharawi, del Segretario Generale del Fronte Polisario, Sig. Brahim Ghali, e di figure di spicco del panorama politico e istituzionale, tra cui membri della Segreteria Nazionale, del Governo, del Consiglio Nazionale, dello Stato Maggiore dell'Esercito e alti dirigenti del Delegato del Ministero per gli Affari Religiosi.
Il culmine della serata è stata la cerimonia di premiazione dei vincitori del prestigioso Concorso Nazionale di Memorizzazione del Sacro Corano. Il Presidente della Repubblica in persona ha avuto l'onore di consegnare il primo premio, un gesto che sottolinea l'importanza che la leadership saharawi attribuisce alla conoscenza e alla diffusione dei valori islamici. Successivamente, il Primo Ministro, il Segretario della Segreteria dell'Organizzazione Politica, il Presidente del Consiglio Nazionale e il Ministro del Settore degli Affari Religiosi hanno proseguito con la consegna degli altri riconoscimenti.
Un momento di riflessione e profonda emozione è stata la conferenza incentrata sulla virtù del martirio per la causa e sul ruolo fondamentale che i martiri e i feriti di guerra rivestono nella società saharawi. Il relatore ha posto l'accento sui loro immensi sacrifici, compiuti per la liberazione di una patria oppressa da un'ingiusta occupazione e invasione, che ha causato immani sofferenze e lo sradicamento di migliaia di innocenti. Un forte appello è stato lanciato all'unità, alla cooperazione e al riconoscimento del contributo cruciale della prima generazione nella fondazione dello Stato Saharawi e delle sue istituzioni.
Il Ministro Delegato per gli Affari Religiosi ha quindi presentato un dettagliato rapporto sulle attività svolte dal suo dicastero durante il mese sacro del Ramadan. Tra queste, le commemorazioni degli eventi significativi previsti dal Programma Nazionale per il Ramadan, il coordinamento con le autorità competenti per garantirne il successo e l'organizzazione della distribuzione di pasti per l'iftar nelle moschee, assicurando così il benessere dei fedeli.
Un elemento centrale del suo intervento è stata la sottolineatura del significato profondo della scelta di celebrare Laylat al-Qadr proprio tra i feriti della Guerra di Liberazione. Un gesto simbolico di alto valore, inteso a riconoscere i loro incommensurabili sacrifici e il loro straordinario contributo, per i quali meritano il massimo onore. Questa scelta mira anche a evidenziare il loro ruolo pionieristico nella lotta per la libertà e a presentarli alla società come esempi luminosi di abnegazione per il bene della nazione. Il Ministro ha ribadito che l'omaggio è rivolto primariamente ai martiri, ai feriti e a tutti coloro che hanno consacrato la propria esistenza al cammino verso la libertà e l'indipendenza, richiamando la virtù del martirio e la generosità d'animo necessarie per conquistare la libertà.