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Sahara Occidentale: Fronte Polisario denuncia l'escalation di espulsioni di osservatori internazionali da parte del Marocco


Campi profughi saharawi, 29 marzo 2025 - Il Fronte Polisario ha espresso la sua ferma condanna per la persistente politica del Marocco di espellere osservatori internazionali dal Sahara Occidentale occupato, definendo tale pratica un tentativo deliberato di oscurare la verità sulla situazione dei diritti umani nella regione. La denuncia è giunta al termine di una riunione dell'Ufficio permanente della Segreteria nazionale, presieduta dal Segretario generale del Fronte Polisario, Brahim Gali.

In una dichiarazione ufficiale, il movimento di liberazione saharawi ha denunciato con veemenza le reiterate espulsioni di osservatori internazionali da parte delle autorità marocchine che occupano il territorio. Il Fronte Polisario ha inoltre sottolineato come a diverse organizzazioni per i diritti umani sia stato sistematicamente impedito di accedere alla regione per verificare in modo indipendente la reale condizione della popolazione civile sotto l'occupazione.

La presa di posizione del Fronte Polisario giunge in un contesto di crescente allarme per l'intensificarsi della repressione da parte del Marocco nei confronti degli attivisti saharawi. Secondo quanto denunciato, le forze marocchine hanno scatenato una vasta campagna caratterizzata da repressione, persecuzioni e continue molestie nei confronti di attivisti per i diritti umani e dei loro familiari, culminando anche in irruzioni nelle loro abitazioni.

Il Fronte Polisario accusa il Marocco di attuare una strategia sistematica volta a negare l'ingresso nel Sahara Occidentale a figure chiave come avvocati, giornalisti, attivisti e rappresentanti politici. L'obiettivo di tale politica, secondo il movimento saharawi, è quello di celare al mondo le gravi violazioni dei diritti umani a cui è quotidianamente sottoposta la popolazione civile saharawi.

La dichiarazione evidenzia come, solo nell'anno in corso, siano stati espulsi dal Sahara Occidentale occupato più di una dozzina tra attivisti, giornalisti e parlamentari europei, a testimonianza di una tendenza in preoccupante crescita.

I dati forniti dal Fronte Polisario rivelano una dimensione ancora più ampia del fenomeno: dal 2016, il Marocco avrebbe espulso oltre 291 persone provenienti da ben 21 paesi diversi dal territorio conteso.

Questa escalation di espulsioni e restrizioni all'accesso solleva serie preoccupazioni nella comunità internazionale riguardo alla trasparenza e al rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale, un territorio la cui sovranità rimane contesa e oggetto di risoluzioni delle Nazioni Unite. Il Fronte Polisario continua a chiedere un intervento della comunità internazionale per garantire la protezione dei diritti della popolazione saharawi e per favorire una soluzione politica giusta e duratura al conflitto.

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