New York, 14 aprile 2025 - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà, lunedì 14 aprile 2025, per discutere a porte chiuse gli ultimi sviluppi concernenti la situazione nel Sahara Occidentale. L'incontro, previsto nell'agenda del massimo organo decisionale internazionale, vedrà l'intervento di figure chiave impegnate nella ricerca di una soluzione al protratto conflitto.
In particolare, si attendono le comunicazioni del Rappresentante Speciale del Segretario Generale e Capo della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO), Alexander Ivanko, e dell'Inviato Personale del Segretario Generale per il Sahara Occidentale, Staffan de Mistura. I loro interventi forniranno un aggiornamento sullo stato attuale della regione e sugli sforzi diplomatici in corso.
La riunione giunge in un momento significativo, a poco più di cinque mesi dall'adozione, il 31 ottobre 2024, della risoluzione 2756 del Consiglio di Sicurezza. Tale risoluzione ha rinnovato per un ulteriore anno il mandato della MINURSO, la missione incaricata di organizzare un referendum sull'autodeterminazione nel Sahara Occidentale.
L'incontro sarà preceduto da una fase di intensa attività diplomatica sul campo. L'Inviato Personale de Mistura ha recentemente concluso una visita nella regione, toccando i territori occupati del Sahara Occidentale, il Marocco e la Mauritania, prima di recarsi nei campi profughi saharawi venerdì scorso. Durante la sua permanenza nei campi, de Mistura ha avuto colloqui con i leader saharawi, raccogliendo elementi utili per la preparazione del rapporto che presenterà al Consiglio di Sicurezza in questa cruciale sessione di metà aprile.
Parallelamente, alla vigilia di questi incontri, il Fronte POLISARIO ha ribadito con forza la propria posizione attraverso il suo Rappresentante presso l'ONU e Coordinatore presso la MINURSO, Dott. Sidi Mohamed Omar. In dichiarazioni alla stampa locale, il Dott. Omar ha sottolineato come "il popolo saharawi si aggrappa al suo diritto inalienabile e non negoziabile all'autodeterminazione e all'indipendenza".
Il rappresentante del POLISARIO ha inoltre ricordato come "la parte saharawi ha ripetutamente ribadito che il Piano di risoluzione congiunto delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione per l'unità africana (ora Unione africana), che si basa sull'organizzazione di un referendum di autodeterminazione e che è stato accettato da entrambe le parti in conflitto, il Fronte Polisario e il Regno del Marocco, rappresenta la soluzione ideale e realistica per concludere il processo di decolonizzazione del Sahara occidentale", territorio occupato dal Marocco dal 1975.
La riunione di domani rappresenta un'opportunità fondamentale per il Consiglio di Sicurezza per fare il punto sulla situazione, ascoltare le prospettive dei principali attori coinvolti e valutare i prossimi passi per favorire una soluzione politica giusta e duratura per il Sahara Occidentale. L'attenzione internazionale è ora focalizzata sugli esiti di questo incontro e sulle indicazioni che emergeranno in merito al futuro del processo di pace.