Campi profughi saharawi, 15 aprile 2025 - Un vibrante appello alla giustizia e alla libertà si è levato lunedì 14 aprile dalla Wilaya di Boujador, nei campi profughi saharawi, dove autorità e cittadini si sono uniti in una massiccia manifestazione di solidarietà con i prigionieri politici saharawi, con un focus particolare sul gruppo di Gdeim Izik.
L'evento, che ha visto una partecipazione corale di figure istituzionali a vari livelli – dalle autorità regionali e locali ai membri del Segretariato nazionale, del Governo e del Consiglio nazionale, fino a rappresentanti di istituzioni militari e organizzazioni di massa – ha rappresentato un compatto fronte a sostegno della causa dei detenuti saharawi.
La giornata è iniziata con una potente marcia che si è snodata fino all'ingresso della provincia. Questa imponente dimostrazione popolare ha offerto alla comunità di Boujador e alle sue autorità una piattaforma incisiva per esprimere con forza la propria solidarietà ai prigionieri politici. Durante la marcia, i partecipanti hanno denunciato con veemenza la repressione, le brutali violenze e le sistematiche persecuzioni inflitte ai civili saharawi nelle città sotto l'occupazione delle autorità marocchine.
Il forum di solidarietà ha visto significativi interventi da parte di figure chiave del panorama politico saharawi. Tra questi, il Ministro degli Affari delle Zone Occupate e delle Comunità Saharawi all'Estero, Mustafa Mohamed Ali Sid El-Bachir, ha portato un messaggio di fermezza e speranza. Il Governatore di Boujador, Dih Mohamed Chaddad, ha ribadito l'incrollabile sostegno della Wilaya alla lotta per la liberazione dei prigionieri. Anche rappresentanti di diverse istituzioni hanno preso la parola, sottolineando l'unità e la determinazione del popolo saharawi nel chiedere giustizia.
Oltre alla forte componente politica, la manifestazione ha offerto uno spazio significativo all'espressione culturale. Il pubblico ha potuto assistere a toccanti recital di poesia che hanno narrato la sofferenza e la resilienza del popolo saharawi, e a coinvolgenti performance artistiche che hanno celebrato la loro identità e la loro aspirazione alla libertà.
L'evento di oggi a Boujador si configura come un chiaro e inequivocabile messaggio di solidarietà e un rinnovato impegno nella lotta per la liberazione dei prigionieri politici saharawi, unendo voci e cuori nella ferma condanna dell'oppressione e nella tenace speranza di un futuro di giustizia e autodeterminazione.