Sahara occidentale, 3 aprile 2025 - La questione del Sahara Occidentale si infiamma ulteriormente a seguito della morte di tre soldati dell'esercito marocchino. L'attivista e giornalista Mohamed Radi Ellili ha diffuso mercoledì 2 aprile le immagini dei funerali dei militari, i cui corpi sono stati trasportati con un aereo militare dall'aeroporto della città saharawi di Dakhla nel Sahara occidentale occupato verso il Marocco per la sepoltura nelle loro città natali.
Secondo le informazioni diffuse dall'attivista, i tre soldati hanno perso la vita a causa dell'esplosione di una mina terrestre che ha investito il loro veicolo militare nelle vicinanze di Guerguerat. L'incidente, avvenuto nella mattinata di mercoledì, ha rapidamente generato reazioni nella zona.
Circa due ore dopo l'accaduto, le famiglie dei militari deceduti si sono recate presso il quartier generale della guarnigione militare situata nella città occupata di Dakhla. La loro presenza è coincisa con un sit-in organizzato dal cosiddetto "Coordinamento dei Veterani". Tuttavia, le forze di sicurezza marocchine sono intervenute per disperdere la manifestazione, ricorrendo a minacce di utilizzo della forza.
Le notizie diffuse da alcune testate marocchine, come Hespress, che attribuiscono la morte dei soldati a un presunto attacco contro trafficanti, sono state categoricamente smentite
La vicenda riapre il dibattito sulla gestione dell'informazione da parte del governo marocchino in relazione al conflitto nel Sahara Occidentale.
In un duro commento, l'articolo originale evidenzia una presunta tendenza dei media filo-governativi marocchini a "coprire il setaccio della verità" e a presentare una realtà distorta del paese, descrivendolo come prospero a discapito dei suoi vicini. Viene inoltre criticata la presunta reticenza del Marocco nel riconoscere le perdite umane subite nel conflitto del Sahara Occidentale.