Campi profughi 11 dicembre 2024 – In un'atmosfera carica di determinazione e commozione, la Commissione nazionale sahrawi per i diritti umani ha commemorato il 76° anniversario della Giornata internazionale dei diritti umani. L'evento, che ha riunito attivisti, rappresentanti istituzionali e della società civile, è stato l'occasione per denunciare con forza le gravi e sistematiche violazioni commesse dall'occupazione marocchina nel Sahara Occidentale.
Dopo un toccante omaggio ai martiri della causa sahrawi, Sidiya Mohamed Yazhi, a nome della Commissione, ha sottolineato l'importanza di questa ricorrenza per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sui doppi standard e sulla selettività con cui vengono affrontate le violazioni dei diritti umani.
Un quadro allarmante
Il discorso del Ministero dei territori occupati, presentato da Baddi Khalil, ha offerto un quadro dettagliato della situazione nei territori occupati. Le testimonianze raccolte hanno dipinto un quadro allarmante, caratterizzato da:
- Detenzione arbitraria: Numerosi attivisti sahrawi sono imprigionati nelle carceri marocchine, sottoposti a torture e maltrattamenti.
- Assedio e intimidazioni: Le forze di occupazione del Marocco hanno intensificato le operazioni di assedio contro le case degli attivisti e le comunità sahrawi.
- Confisca di terre e proprietà: La popolazione sahrawi è privata delle proprie terre e risorse naturali, in violazione del diritto internazionale umanitario.
Crimini di guerra e complicità internazionale:
Abdel Salam Omar, presidente dell'Associazione dei detenuti e delle persone scomparse sahrawi, ha denunciato l'uso sistematico della violenza da parte delle forze marocchine, compresi attacchi con droni contro civili inermi. Ha inoltre sottolineato il ruolo ambiguo del Comitato Internazionale della Croce Rossa, che non è riuscito a garantire la protezione della popolazione civile.
La comunità internazionale è stata chiamata a compiere un'azione concreta per porre fine alle sofferenze del popolo sahrawi e garantire il rispetto dei suoi diritti inalienabili.
Un appello alla solidarietà internazionale:
La commemorazione si è conclusa con un forte appello alla solidarietà internazionale per ottenere il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici sahrawi e porre fine all'occupazione marocchina nel Sahara occidentale.

