Bruxelles, 10 dicembre 2024 - Mansur Omar, responsabile sahrawi per l'Unione europea e l'Europa, ha espresso una ferma condanna verso la politica espansionistica e di occupazione del Marocco, denunciando al contempo la complicità dell'Unione Europea (UE) nella violazione dei diritti del popolo sahrawi.
L'intervento del diplomatico sahrawi è avvenuto durante la cerimonia di apertura di un ciclo di conferenze organizzato dall'Associazione Internazionale dei Giuristi per il Sahara Occidentale (IAJUWS), tenutosi questo lunedì e martedì a Bruxelles.
La Sentenza della Corte di Giustizia dell’UE:
Mansur Omar ha richiamato l’attenzione sulla recente sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che invalida l'accordo di pesca tra UE e Marocco. “Questa vittoria è il risultato di una battaglia durata anni”, ha dichiarato, sottolineando che la decisione ribadisce l'illegittimità delle pretese marocchine sul Sahara Occidentale e il riconoscimento del Fronte Polisario come unico rappresentante legittimo del popolo sahrawi.
“La sentenza non lascia spazio a interpretazioni: il Sahara Occidentale non è marocchino. Ora l’Europa deve decidere se rispettare le proprie leggi o violarle, abbracciando una politica di sfruttamento coloniale”, ha aggiunto il delegato.
Il Ruolo Controverso del Marocco e le Critiche all'UE:
Omar ha poi evidenziato come il Marocco rimanga l'unico Stato al mondo con confini indefiniti a causa della sua politica espansionistica, ricordando episodi di tensioni con l’UE come il cosiddetto "MoroccoGate". Ha ribadito che “non siamo contrari alla cooperazione tra UE e Marocco, ma questa non può avvenire a scapito dei diritti del popolo sahrawi”.
Partecipazione Internazionale e Sostegno ai Diritti Umani:
L’evento ha visto la presenza di numerosi giuristi, difensori dei diritti umani ed eurodeputati come Estrella Galán, Vicent Marzà e Jaume Asens. La conferenza si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica europea e rafforzare il sostegno legale e politico per una soluzione giusta e duratura al conflitto nel Sahara Occidentale.
L’intervento di Mansur Omar si aggiunge a una crescente pressione internazionale per il rispetto del diritto internazionale e per la fine dello sfruttamento delle risorse naturali sahrawi, evidenziando la necessità di un'azione coerente da parte delle istituzioni europee.
