Sahara occidentale, 11 novembre novembre 2024 - Le organizzazioni saharawi per i diritti umani hanno lanciato un appello urgente alle Nazioni Unite e al Comitato Internazionale della Croce Rossa, chiedendo un intervento immediato per proteggere i bambini saharawi nelle città occupate del Sahara Occidentale. Denunciano le gravi violazioni dei diritti umani e gli abusi che minacciano la sicurezza e il benessere dei minori, in chiara violazione delle convenzioni internazionali.
Ali Salem Tamek, presidente del Collettivo dei Difensori dei Diritti Umani dei Sahrawi (CODESA), ha rilasciato una dichiarazione, evidenziando che i bambini saharawi sono vittime di ripetute violazioni da parte delle forze di occupazione marocchine, tra cui rapimenti, arresti arbitrari, torture fisiche e psicologiche. Tamek ha sottolineato come questi bambini, il gruppo più vulnerabile nella comunità saharawi, stiano vivendo profonde sofferenze a causa di tali abusi.
"Questi bambini non solo devono affrontare le pressioni dell'occupazione," ha affermato Tamek, "ma sono anche esposti al problema dilagante della droga, parte di un piano deliberato volto a distruggerli fisicamente e moralmente, sotto la supervisione di reti presumibilmente supportate dall'intelligence marocchina."
Il presidente di CODESA ha esortato le Nazioni Unite a intervenire per porre fine all'occupazione marocchina e alle violazioni dei diritti umani che colpiscono i bambini saharawi, invitando le autorità internazionali a rispettare gli accordi internazionali per la protezione dell’infanzia.
Anche l'Osservatorio Sahrawi per i Bambini e le Donne nei Territori Occupati ha espresso una condanna ferma contro tali violazioni, facendo appello al Comitato Internazionale della Croce Rossa affinché intervenga per proteggere i civili, e in particolare i bambini, dalle pratiche oppressive dell'occupazione marocchina. In una dichiarazione, l'Osservatorio ha reso noto che alcuni ex membri dell'esercito marocchino e individui vicini alla polizia sarebbero coinvolti nel traffico di droga indirizzato ai minori saharawi, attività che – secondo l'Osservatorio – sono condotte sotto la diretta supervisione dell'intelligence marocchina.
Il documento ha inoltre denunciato la persistenza di arresti arbitrari e di molestie psicologiche e fisiche nei confronti dei bambini, tanto nelle scuole quanto nelle comunità, aggravando l’uso di sostanze e il degrado morale tra i giovani, in violazione delle norme internazionali per la tutela dei diritti dei minori.
Infine, l'Osservatorio ha chiesto che le Nazioni Unite inviino un comitato di monitoraggio indipendente per indagare sulle gravi violazioni in corso e per garantire la protezione dei bambini saharawi dalle sistematiche violazioni dei diritti umani nei territori occupati.