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Perché il Marocco ha paura di indire un referendum nel Sahara Occidentale?



New York (Nazioni Unite), 4 ottobre 2024 - Amar Bendjama, rappresentante permanente dell'Algeria presso le Nazioni Unite, ha sollevato martedì interrogativi sui motivi che impediscono al Marocco di organizzare una consultazione popolare nel Sahara Occidentale riguardo al suo cosiddetto piano di autonomia, se questo fosse realmente "così interessante". Bendjama ha inoltre espresso sorpresa per il rifiuto costante del Makhzen di indire un referendum di autodeterminazione nei territori sahrawi.

"Il Marocco sta utilizzando ogni tipo di manovra per rinviare questa consultazione (il referendum di autodeterminazione del popolo sahrawi), inclusa la promozione del famoso progetto di autonomia. Se questo progetto fosse davvero così interessante, perché il Marocco non lo propone in una consultazione popolare? Ha forse paura della richiesta di libertà del popolo sahrawi?", ha dichiarato Bendjama durante il suo intervento in risposta alla conclusione del dibattito generale della 79ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Rispondendo alle accuse di presunta ingerenza da parte dell'Algeria, Bendjama ha sottolineato che, sin dalla sua indipendenza, l'Algeria ha sempre difeso il diritto inalienabile dei popoli oppressi all'autodeterminazione. Ha poi messo in discussione il fatto che il rappresentante marocchino abbia citato l'Algeria venti volte in soli dieci minuti durante il suo intervento sulla questione sahrawi.

"Se il territorio del Sahara Occidentale appartiene così inequivocabilmente al Marocco, perché la Corte Internazionale di Giustizia non lo riconosce? E perché il Marocco ha accettato di spartirlo con la vicina Repubblica di Mauritania? Perché si ha paura della democrazia, del referendum, della libera e franca consultazione della popolazione del Sahara Occidentale?", ha proseguito Bendjama.

Ha poi ricordato che la Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO) si trova nella regione in attesa di essere autorizzata a organizzare questo referendum, che sarebbe fondamentale per il futuro di tutta la regione. Ha inoltre evidenziato che le Nazioni Unite, attraverso l'Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza, hanno "iniziato con successo il processo di decolonizzazione creando la MINURSO, un processo bloccato tuttavia dall'ostruzionismo del Marocco".

Bendjama ha riaffermato anche la posizione dell'Algeria, che sostiene un "processo politico basato su negoziati tra il legittimo rappresentante del popolo sahrawi, il Fronte Polisario, e la potenza occupante, il Marocco. Se si raggiunge un accordo politico che rispetti il diritto inalienabile all'autodeterminazione, l'Algeria non potrà che accoglierlo favorevolmente".

"Vorrei ricordare che il diritto del popolo del Sahara Occidentale all'autodeterminazione è saldamente radicato nel diritto internazionale, nelle risoluzioni delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza. L'Algeria, con il suo patrimonio storico e i suoi valori fondamentali, continuerà incrollabilmente a sostenere i popoli oppressi e sotto occupazione coloniale, come il popolo del Sahara Occidentale. Con questa determinazione e profonda convinzione, continueremo a offrire il nostro sostegno al popolo del Sahara Occidentale affinché possa finalmente esercitare pienamente il suo diritto all'autodeterminazione", ha concluso Bendjama.

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