Campi profughi saharawi, 25 settembre 2024 - Una nuova ondata di solidarietà ha travolto i campi profughi saharawi. A seguito delle devastanti inondazioni che hanno colpito in particolare il campo di Dakhla, un massiccio convoglio di aiuti umanitari, coordinato dalle autorità algerine, è partito da Tindouf alla volta delle zone disastrate.
Carico di migliaia di tonnellate di generi alimentari, medicinali e beni di prima necessità, il convoglio è stato inviato in risposta all'appello lanciato dalla Mezzaluna Rossa Saharawi. La presenza del governatore di Tindouf, Dahou Mustapha, e di altre autorità locali ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa per alleviare le sofferenze della popolazione saharawi, duramente provata dalle recenti calamità naturali.
Un ponte di solidarietà tra popoli:
Ricevuto dai massimi esponenti del governo saharawi, tra cui il Ministro dello Sviluppo Economico, il convoglio è partito la notte del 23 settembre Dakhla, dove le necessità sono più urgenti. Le immagini delle abitazioni danneggiate e delle infrastrutture distrutte hanno scosso l'opinione pubblica internazionale, mobilitando numerose organizzazioni umanitarie a sostegno della causa saharawi.
Dakhla: una città ferita:
Dichiarata zona disastrata dopo le violente piogge che si sono abbattute sulla regione, Dakhla ha subito danni ingenti. Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case, perdendo tutto ciò che possedevano. La Mezzaluna Rossa Saharawi, in prima linea nei soccorsi, ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale, chiedendo un sostegno concreto per far fronte a questa emergenza umanitaria senza precedenti.
L'Algeria, un faro di speranza:
L'immediato intervento delle autorità algerine dimostra ancora una volta la profondità dei legami di solidarietà che uniscono i due popoli. L'Algeria, da sempre in prima linea nella difesa della causa saharawi, si conferma un faro di speranza per i rifugiati, offrendo loro un sostegno essenziale in un momento di grande difficoltà.
