New York, 25 settembre 2024 - Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha lanciato un appello all'ONU affinché ponga fine all'occupazione del Sahara Occidentale e consenta al popolo sahrawi di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione. Durante il suo intervento alla 79esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Ramaphosa ha ribadito il "fermo sostegno" del Sudafrica alla causa sahrawi, sottolineando l'importanza di "tradurre in realtà" le aspirazioni di questo popolo.
Il leader africano aveva già espresso la sua solidarietà ai Sahrawi durante il discorso di apertura del Parlamento sudafricano lo scorso luglio, e aveva invitato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a revocare il controverso riconoscimento della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale, deciso dal suo predecessore Donald Trump.
Il Sahara Occidentale, ex colonia spagnola, è conteso tra il Marocco, che ne occupa gran parte del territorio, e il Fronte Polisario, che rappresenta il popolo sahrawi e rivendica l'indipendenza. Dopo una lunga guerra, le due parti firmarono nel 1991 un cessate il fuoco in attesa di un referendum sull'autodeterminazione, un processo finora bloccato da divergenze sulle modalità di svolgimento.
L'appoggio del governo spagnolo al piano di autonomia marocchino ha ulteriormente complicato la situazione, suscitando forti proteste da parte dei Sahrawi che considerano questo cambio di posizione un tradimento. Il Fronte Polisario ricorda inoltre che la Spagna mantiene ancora la responsabilità legale sull'ex colonia.
