Campi profughi saharawi, 11 aprile 2024 - Mercoledì 10 aprile, in concomitanza con il resto del mondo musulmano, i Sahrawi hanno celebrato l'Eid Al-Fitr, la Festa della Fine del Ramadan. La giornata è stata caratterizzata da sermoni carichi di significati spirituali, che hanno invitato al fare del bene, sottolineato l'importanza dell'unità e messo in guardia contro i pericoli dell'uso improprio dei social media.
I predicatori hanno condannato l'uso distorto di questi strumenti da parte di alcuni individui:
"L'uso improprio di questi strumenti di comunicazione da parte di alcune persone, che ne hanno approfittato per screditare i valori e le virtù che hanno sempre caratterizzato la nostra società, ereditati dai nostri padri e nonni, diffondendo messaggi faziosi e offensivi che seminano discordia, odio e ostilità tra le persone, è un comportamento vergognoso, pieno di peccati e proibito dalla nostra nobile religione, il cui messaggio richiede discrezione e preservazione dell'onore."
Il Presidente della Repubblica e Segretario Generale del Fronte POLISARIO, Brahim Ghali, ha preso parte alla Preghiera Collettiva e al Sermone dell'Eid Al-Fitr nella Wilaya di Dakhla. Erano presenti anche diversi membri del governo, del Parlamento e autorità locali.
La celebrazione dell'Eid Al-Fitr rappresenta un momento di profonda spiritualità e di coesione sociale per il popolo sahrawi. Le parole dei predicatori hanno risuonato con forza, sottolineando l'importanza di valori come l'unità, la tolleranza e il rispetto reciproco, principi che assumono un significato ancora più importante nel contesto della loro lotta per l'autodeterminazione.
La ricorrenza ha inoltre offerto l'occasione per ribadire la condanna di ogni forma di discordia e odio online, riaffermando l'impegno del popolo sahrawi a costruire una società pacifica e basata sul rispetto reciproco.
