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Società civile norvegese: il Marocco non è degno di presiedere il Consiglio per i diritti umani



Norvegia, 9 gennaio 2024 - La società civile norvegese ha rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si oppone alla candidatura del Marocco alla presidenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. La dichiarazione, inviata al ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide, fa riferimento alla grave situazione dei diritti umani in Marocco, che include la repressione di giornalisti, dissidenti e attivisti pro-autodeterminazione nel Sahara Occidentale.

La dichiarazione sottolinea che il Marocco non ha rispettato gli standard richiesti ai membri del Consiglio per i diritti umani. Human Rights Watch e Amnesty International hanno documentato ripetute violazioni dei diritti umani da parte delle autorità marocchine, tra cui detenzioni arbitrarie, processi iniqui e uso della tortura.

Nel territorio non autonomo del Sahara Occidentale, le autorità marocchine hanno continuato a perseguitare gli attivisti pro-autodeterminazione, impedendo incontri e ostacolando il lavoro delle organizzazioni non governative locali per i diritti umani.

La dichiarazione conclude affermando che la presidenza del Marocco del Consiglio per i diritti umani sarebbe "allarmante" e "metterebbe seriamente a repentaglio la legittimità e la credibilità del Consiglio".

La dichiarazione della società civile norvegese è un forte appello alla comunità internazionale affinché respinga la candidatura del Marocco alla presidenza del Consiglio per i diritti umani. La dichiarazione sottolinea l'importanza del rispetto dei diritti umani per gli Stati membri del Consiglio e invita i paesi a sostenere candidati che abbiano una storia di impegno per la promozione e la protezione dei diritti umani.

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