Ginevra, 16 settembre 2024 - Yaqouta Mekhtar Moulai, attivista saharawi, ha lanciato un grido d'allarme sulla drammatica situazione delle donne nel Sahara Occidentale occupato. Durante una conferenza a Ginevra dedicata ai diritti delle donne nei territori occupati, l'attivista ha denunciato con forza le torture, le detenzioni arbitrarie, le molestie sessuali e le campagne diffamatorie sistematiche che le donne saharawi subiscono quotidianamente.
Una lotta secolare, una resistenza infranta:
Mekhtar Moulai ha tracciato un quadro dettagliato del contesto storico della lotta del popolo saharawi, sottolineando come le donne siano state fin dall'inizio in prima linea nella battaglia per l'autodeterminazione. Nonostante la repressione feroce dell'occupante marocchino, le donne saharawi continuano a resistere con coraggio, pagando un prezzo altissimo in termini di sofferenza e privazioni.
Violenza di genere: l'arma dell'occupante
L'attivista ha evidenziato come la violenza di genere sia utilizzata dall'occupante come strumento di controllo e di annientamento della resistenza. Le donne saharawi sono bersagli privilegiati di una strategia volta a minare la loro dignità e a spezzare il loro spirito combattivo.
Un appello alla comunità internazionale:
Di fronte a un quadro così allarmante, Yaqouta ha rivolto un accorato appello alla comunità internazionale, invitandola ad abbandonare la sua passività e ad agire con urgenza. Tra le misure proposte dall'attivista vi è l'istituzione di un organismo internazionale indipendente per monitorare la situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale e porre fine alle violazioni sistematiche commesse dall'occupante marocchino.
Un futuro di libertà:
L'attivista saharawi ha concluso il suo intervento ribadendo la determinazione del popolo saharawi a continuare la lotta per l'autodeterminazione e l'indipendenza. Ha sottolineato l'importanza di una soluzione pacifica e giusta al conflitto, basata sul rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani.
