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Convegno internazionale a Bruxelles: Gli attivisti del Rif chiedono libertà e indipendenza dal Marocco


Bruxelles, 16 settembre 2024 – Sabato 14 settembre, centinaia di attivisti della Repubblica del Rif si sono riuniti nella capitale belga per un convegno internazionale finalizzato a mobilitare sostegno per la loro causa di libertà e indipendenza dal Marocco. L'evento, organizzato dal Partito Nazionale del Rif (PNR), ha visto la partecipazione di delegazioni e rappresentanti di diversi movimenti internazionali, tra cui la comunità sahrawi, che ha espresso il proprio appoggio al popolo del Rif nella sua lotta contro l'ingiustizia e la repressione del regime marocchino.

Durante l'incontro, gli attivisti rifiani hanno ribadito la loro richiesta legittima di indipendenza, lanciando slogan come "Il Rif sta cantando dal profondo, lasciamo andare l’occupazione marocchina", esprimendo il desiderio di liberarsi dal controllo marocchino. La presenza sahrawi ha ulteriormente sottolineato la solidarietà tra le due lotte, accomunate dalla resistenza contro la repressione e l’occupazione.

Nel corso del convegno, i partecipanti hanno discusso delle violazioni dei diritti umani commesse dal regime marocchino nella regione del Rif, con particolare enfasi sulla persecuzione degli attivisti e la militarizzazione della zona. I leader del movimento hanno inoltre denunciato la continua repressione giudiziaria dei cittadini rifiani che esercitano il loro diritto alla libertà di espressione e la sistematica violazione dei diritti fondamentali.

Juba El Ghadioui, uno dei principali esponenti del PNR, ha preso la parola di fronte alla folla, denunciando le violenze subite dal popolo rifiano, tra cui incarcerazioni arbitrarie, stupri e brutalità militari. Ha anche accusato il regime marocchino di impunità nei massacri avvenuti nella regione e ha invitato l’Unione Europea a cessare il sostegno al regime di Mohamed VI.

Un momento chiave dell’evento è stato il sit-in organizzato davanti all’ingresso principale della sede delle Nazioni Unite a Bruxelles, dove i manifestanti hanno issato in alto la bandiera del Rif, richiamando l'attenzione internazionale sulla loro lotta. Questa azione simbolica si inserisce in una serie di iniziative diplomatiche portate avanti dal Partito Nazionale del Rif, il cui obiettivo è ottenere il riconoscimento internazionale per la causa rifiana.

Faruk Arifi, un altro leader del movimento, ha dichiarato che il popolo del Rif ha scelto il proprio destino: intensificare la lotta per l’indipendenza, usando ogni mezzo disponibile. Ha inoltre sottolineato i recenti progressi diplomatici del PNR, citando in particolare la rappresentanza del movimento in Algeria e le fruttuose visite in Africa, con particolare riferimento al Sudafrica, dove il sostegno alla causa rifiana ha ottenuto una crescente attenzione.

L'evento si è svolto in coincidenza con l'anniversario della Giornata Nazionale del Rif, un momento di commemorazione e riflessione sulla lunga storia di resistenza del popolo rifiano, che trova le sue radici nella lotta guidata da Abdel Karim Al-Khattabi contro le potenze coloniali. La mobilitazione a Bruxelles ha coinvolto non solo rifiani provenienti da tutto il Belgio, ma anche sostenitori da altre parti d’Europa, tutti uniti nel denunciare le violenze e le ingiustizie perpetrate dal regime marocchino.

La manifestazione ha rappresentato un ulteriore passo nella ricerca di una soluzione pacifica e diplomatica al conflitto, con l’auspicio che la comunità internazionale riconosca e sostenga il diritto del Rif all’autodeterminazione e alla libertà.

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