Roma, 16 settembre 2024 – In occasione di un evento di raccolta fondi a Roma, domenica 15 settembre, la rappresentante del Fronte Polisario in Italia, Fatima Mahfud, ha ribadito l'importanza di una soluzione pacifica e conforme al diritto internazionale per il conflitto del Sahara Occidentale. La serata, intitolata "Un progetto umanitario a sostegno del popolo sahrawi" e organizzata dall'associazione Medicina e Assistenza ai Margini (MAM), ha visto la diplomatica sahrawi sottolineare che l'ostacolo principale alla risoluzione del conflitto rimane la mancanza di una volontà politica unanime all'interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel suo intervento, Fatima ha espresso profonda gratitudine per l'impegno di MAM e di tutti i partecipanti all'evento, evidenziando l'importanza dei progetti di solidarietà italiana a favore del popolo sahrawi, con particolare attenzione all'assistenza sanitaria nei campi profughi. Tra le iniziative citate, i programmi di accoglienza estiva per i bambini sahrawi in Italia sono stati indicati come un esempio concreto di come la società civile italiana contribuisca a migliorare le condizioni di vita di una popolazione che da decenni vive in una situazione di estrema precarietà.
La rappresentante del Polisario ha poi fornito un'analisi della situazione internazionale, mettendo in luce come alcune potenze globali ostacolino sistematicamente ogni tentativo di risolvere i conflitti in modo pacifico, sia nel Sahara Occidentale che in Palestina. Fatima ha esortato la comunità internazionale a intensificare la pressione sulle parti coinvolte affinché si possa giungere a una soluzione giusta e duratura, in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite.
Il presidente di MAM, insieme ai suoi collaboratori, ha presentato in dettaglio i progetti medici realizzati dall'associazione nei campi profughi sahrawi e in Italia, sottolineando l'impegno costante nel fornire assistenza sanitaria di qualità ai rifugiati. I risultati ottenuti, grazie al sostegno di medici volontari italiani, hanno avuto un impatto significativo sul miglioramento delle condizioni di salute nei campi, dove le risorse sanitarie sono estremamente limitate.
La serata si è conclusa con un momento culturale particolarmente toccante: Giorgia Palmucci ha letto poesie e racconti di scrittori e poeti sahrawi, offrendo al pubblico uno spaccato della ricca tradizione letteraria di questo popolo. A seguire, è stato proiettato un cortometraggio che documenta le attività dei volontari italiani nei campi profughi, evidenziando il profondo legame di solidarietà che unisce la società civile italiana alla causa sahrawi.
