Sahara occidentale, 11 dicembre 2024 - Le forze di occupazione marocchine hanno represso con violenza una manifestazione pacifica di attivisti sahraui a Laayoune, in Sahara Occidentale. La protesta, che si è tenuta il 8 gennaio 2024, era volta a denunciare la candidatura del Marocco alla presidenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Secondo una fonte saharawi per i diritti umani, le autorità marocchine hanno isolato le strade della città occupata di Laayoune, in particolare via Smara. Hanno inoltre imposto una stretta sorveglianza sulle case di molti attivisti saharawi.
Dopo che gli attivisti saharawi hanno iniziato la loro protesta cantando slogan e issando la bandiera nazionale saharawi, sono stati circondati da agenti della polizia marocchina in abiti civili. Le attiviste Salha Butangiza, Khadijetu Dauih, Salka Amar, Jamila Mujahid e Huda Bagna sono state aggredite e insultate. Sono stati anche circondati all'interno dell'abitazione dell'attivista Al-Salka Amar e gli è stato impedito di partecipare alla protesta.
La maggior parte delle strade della città occupata di Laayoune sono state sottoposte a stretta sorveglianza, in particolare via Smara. Molti manifestanti sono stati sottoposti a violenza, tra cui Mina Abaali, Ghali Ajna, Hassana Dauih e Laarousi Taglbout.
La repressione delle autorità marocchine contro i manifestanti sahraui è un chiaro segno della violazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale. La candidatura del Marocco alla presidenza del Consiglio per i diritti umani è un'offesa alla comunità internazionale e alle vittime delle violazioni dei diritti umani commesse dal Marocco.
