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Marocco eletto presidente del Consiglio dei diritti umani dell'ONU, nonostante le accuse di violazioni nel Sahara occidentale


Marocco, 11 dicembre 2024 - Il Marocco è stato eletto presidente del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per il 2024, nonostante le accuse di violazioni dei diritti umani da parte di ONG e organismi internazionali.

Le principali accuse rivolte al Marocco riguardano la repressione della libertà di espressione, in particolare dei giornalisti, e la violazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale, territorio occupato militarmente dal Marocco dal 1975.

Nel 2023, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione di emergenza in cui denunciava la repressione della libertà di espressione in Marocco e chiedeva la liberazione dei giornalisti detenuti.

Human Rights Watch ha documentato una serie di tattiche utilizzate dalle autorità marocchine per sopprimere il dissenso, tra cui processi iniqui, lunghe pene detentive, sorveglianza e intimidazioni.

Le Nazioni Unite hanno anche denunciato le violazioni dei diritti umani nel Sahara Occidentale occupato, tra cui la tortura, la detenzione arbitraria e la negazione del diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi.

L'elezione del Marocco alla presidenza del Consiglio dei diritti umani dell'ONU è stata criticata da molti osservatori, che la considerano una scelta incoerente con le accuse di violazioni dei diritti umani rivolte al paese.

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