Marocco, 11 dicembre 2024 - Il Marocco ha ottenuto la presidenza del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite per il periodo 2024-2025. Questa elezione è stata ampiamente criticata da organizzazioni per i diritti umani, che hanno denunciato il record negativo del Marocco in materia di diritti umani, sia nel paese stesso che nel Sahara Occidentale occupato.
Il Marocco è stato accusato di una serie di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui:
- L'occupazione del Sahara Occidentale, che ha comportato la negazione del diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi.
- La repressione delle proteste pacifiche, che ha portato all'arresto e alla tortura di attivisti per i diritti umani.
- La discriminazione contro le donne e le minoranze.
Nel caso del Sahara Occidentale, il Marocco ha imposto uno stato di assedio nella regione, che ha impedito al popolo sahrawi di esercitare i propri diritti fondamentali. L'ONU ha ripetutamente chiesto al Marocco di organizzare un referendum sull'autodeterminazione del Sahara Occidentale, ma il paese ha sempre rifiutato.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno anche denunciato la repressione delle proteste pacifiche in Marocco. Nel 2022, le autorità marocchine hanno arrestato centinaia di attivisti per i diritti umani che stavano protestando contro la corruzione e la mancanza di democrazia nel paese. Molti di questi attivisti sono stati torturati o sottoposti a trattamenti degradanti.
Infine, il Marocco è stato accusato di discriminazione contro le donne e le minoranze. Le donne marocchine hanno meno diritti degli uomini in una serie di aree, tra cui la famiglia, l'istruzione e il lavoro. I gruppi, come i berberi e i gay, sono spesso vittime di discriminazione e violenza.
L'elezione del Marocco alla presidenza del Consiglio dei Diritti Umani è un'anomalia che mina la credibilità dell'ONU. Il paese ha un record negativo in materia di diritti umani e la sua presidenza del Consiglio rischia di indebolire gli sforzi dell'ONU per promuovere e proteggere i diritti umani.
