قضية اللواء المتقاعد خالد نزار: الجزائر تأسف للقراءة الرجعية للعدالة السويسرية

Madrid, 18 dicembre 2023 - Aminetu Haidar, attivista saharawi per i diritti umani, ha annunciato al Festival del cinema organizzato nella città di Madrid, il 15 dicembre che il governo spagnolo le ha negato il permesso di soggiorno che aveva per motivi umanitari da 16 anni.

Il permesso di Aminetu, rinnovato ogni anno, era in attesa di conferma dall'anno scorso. Nel maggio di quest'anno, ha deciso di trasferire il fascicolo a Madrid, ma non ha ancora ricevuto risposta. Due settimane fa ha ricevuto la comunicazione che il permesso le era stato negato.

Haidar ha riferito che il CEAR, la Commissione spagnola per l'assistenza ai rifugiati, ha un programma per proteggere le donne e che ha presentato personalmente nel Sahara occidentale, con il sostegno dell'ONG Mundubat, un'altra collega attivista, affinché potesse beneficiarne di quel piano. Il CEAR ha accettato la sua richiesta, ma il governo spagnolo ha poi chiesto al governo basco di non accettare il suo caso.

Haidar ha ricordato lo sciopero della fame di 32 giorni che ha portato avanti tra novembre e dicembre 2009 all'aeroporto di Lanzarote, dove è stata espulsa dalle autorità marocchine dalla città di Laayoune appena arrivata da un viaggio negli Stati Uniti.

Ha raccontato che mentre faceva lo sciopero della fame "per tornare in patria e abbracciare i miei figli, cosa che potrebbe costarmi la vita"; Il governo spagnolo ha tentato di comprarla per fermare lo sciopero e uscire da quella situazione: "mi ha offerto la nazionalità spagnola, una casa ovunque, per portare i miei figli e io ho rifiutato, ho detto di no, che preferivo stare in prigione".

Il rifiuto del permesso di soggiorno di Aminetu Haidar è un duro colpo per l'attivista, che da anni lotta per i diritti del popolo saharawi. Il governo spagnolo ha negato una protezione umanitaria a una donna che ha dimostrato un coraggio e una determinazione straordinari.