Campi profughi saharawi, 13 novembre 2024 - Il Ministero degli Affari dei Territori Occupati e della Diaspora Saharawi, ha denunciato l'omicidio di Omar Bahia Hassan, cittadino saharawi di 58 anni, attribuito alle forze di occupazione marocchine.
In un comunicato diffuso martedì 12 novembre, il Ministero ha espresso profonda indignazione per il mancato intervento delle Nazioni Unite, presenti nella regione fin dal 1991, accusandole di non aver intrapreso azioni per prevenire la morte del cittadino saharawi. Il Ministero ha inoltre richiesto un’indagine internazionale indipendente per fare chiarezza sulle circostanze della detenzione e del decesso di Omar, così come su altri casi di cittadini saharawi deceduti durante l’occupazione marocchina.
Il Ministero ha espresso solidarietà alla famiglia di Omar Bahia Hassan e ha denunciato il trattamento riservato al corpo del defunto. Omar è stato infatti trasferito morto dalla prigione locale di El Aaiún al reparto mortuario dell’ospedale della stessa città, senza che la famiglia potesse ottenere i risultati dell’autopsia. Il Ministero ha sollevato dubbi sull'attendibilità degli esami medici condotti da enti ufficiali marocchini, che sarebbero notoriamente inclini a occultare crimini contro l'umanità commessi nella regione occupata del Sahara Occidentale.
Il comunicato accusa il governo marocchino di una crescente escalation di violazioni dei diritti umani nei confronti dei civili saharawi, tra cui omicidi, torture, arresti e detenzioni arbitrarie, esecuzioni extragiudiziali, deportazioni, e spostamenti forzati. Viene inoltre denunciata la distruzione di proprietà private, saccheggi e confische di beni appartenenti ai cittadini saharawi.