Sahara occidentale, 10 novembre 2023 - Negli ultimi giorni, gli aeroporti militari marocchini situati nelle città occupata del Sahara occidentale a Smara e Mahbes sono stati pesantemente attaccati dalle forze dell'Esercito di Liberazione Saharawi, evidenziando un escalation significativa nel conflitto in corso.
Il Ministero della Difesa Nazionale RASD, ha confermato i danni subiti dagli aeroporti militari, sottolineando l'escalation senza precedenti della guerra che si protrae dal novembre 2020. Sin dall'inizio di novembre, gli aeroporti utilizzati per le operazioni aeree con droni da guerra marocchini, utilizzati per attaccare sia civili che militari, sono stati bersagliati dall'esercito sahrawi.
Il silenzio del Marocco rispetto a questi attacchi è stato notevole, senza nessuna dichiarazione ufficiale in risposta. Nel frattempo, l'Esercito di Liberazione Saharawi ha dimostrato una determinazione inarrestabile ad intensificare le proprie azioni. Nella settimana scorsa, l'aeroporto militare vicino a Smara è stato colpito da sette missili, seguito dall'attacco di giovedì 9 novembre al sito militare di Mahbes, nella zona di Grair Labouhi.
Il recente incontro dello Stato Maggiore Sahrawi ha rivelato un cambiamento di strategia, passando da attacchi con l'artiglieria a operazioni dirette di incursione. Questa nuova fase della guerra è stata definita un vero e proprio "incubo per il Marocco".
La persistenza degli attacchi sahrawi mette in luce la mancanza di previsione del comando militare marocchino. Nonostante disponga di un sistema di difesa sofisticato, dotato di radar che possono rilevare movimenti fino a 60 km di distanza e campi minati a 2 km dal confine del Sahara Occidentale, gli attacchi sono avvenuti nelle zone settentrionali di Mahbes e Smara. Queste sono aree in cui tradizionalmente le forze marocchine sono più forti, data la loro vicinanza al "Triangolo utile del Sahara Occidentale".
Le autorità di occupazione marocchine, consapevoli dell'importanza di mantenere il controllo dell'informazione, impediscono l'accesso alle zone degli attacchi per evitare riprese video indesiderate. Non rilasciano dichiarazioni ufficiali sugli eventi che influenzano il normale sviluppo degli aeroporti, nonostante abbiano confermato l'attacco all'aeroporto militare di Smara.
