Campi profughi saharawi. 8 novembre 2023 - In un incontro tenutosi a Rabuni il Presidente della Repubblica Saharawi, Segretario Generale del Fronte Polisario e Comandante Supremo delle Forze Armate, Brahim Gali, ha accolto con favore le crescenti azioni di combattimento condotte dall'Esercito di Liberazione Popolare Saharawi (SPLA) contro le forze d'invasione marocchine.
Il Direttore Centrale del Personale e delle Risorse Umane, Babia Al-Shia, ha spiegato che l'incontro ha esaminato gli ultimi progressi sulla questione nazionale in ambito militare, in particolare gli sforzi compiuti per intensificare la lotta contro l'occupazione marocchina.
In questo senso, ha aggiunto, l'SPLA è passato dalle aggressioni con l'artiglieria alle operazioni di attacco diretto e alle irruzioni e incursioni nelle posizioni nemiche.
"L'SPLA ha intensificato la sua attività militare contro le forze di occupazione marocchine", ha dichiarato Al-Shia. "Abbiamo passato dalle aggressioni con l'artiglieria alle operazioni di attacco diretto e alle irruzioni e incursioni nelle posizioni nemiche. Continueremo a bombardare le guarnigioni e i trinceramenti delle forze di occupazione lungo il muro militare marocchino che divide il paese".
Al-Shia ha anche sottolineato che l'SPLA ha attaccato le basi e le posizioni delle forze nemiche durante gli oltre 900 giorni di guerra nel Sahara Occidentale.
"Le nostre forze hanno attaccato le basi e le posizioni delle forze nemiche in tutto il territorio del Sahara Occidentale", ha dichiarato. "Abbiamo portato la guerra in tutto il paese, anche nell'interno del Marocco".
Il governo sahrawi ha rinnovato il suo avvertimento che "l'intero Sahara Occidentale nel suo spazio aereo, terrestre e marittimo è diventato una zona di guerra".
"Il Marocco deve riconoscere la realtà e accettare la soluzione politica della questione del Sahara Occidentale", ha dichiarato Al-Shia. "Se continuerà a rifiutarsi di farlo, la guerra continuerà e la sua posizione peggiorerà".
