Ginevra, 8 novembre 2023 - In occasione del 48° anniversario dell'invasione marocchina del Sahara Occidentale, 313 organizzazioni non governative (ONG) hanno denunciato con forza il sostegno dato dalle democrazie occidentali all'occupazione militare illegale e all'annessione del territorio non autonomo da parte del Regno del Marocco.
Le ONG hanno sottolineato che le democrazie occidentali che sostengono politicamente, finanziariamente e militarmente l'invasione e l'occupazione del Sahara Occidentale sono complici dei crimini commessi dall'esercito marocchino. Hanno inoltre esortato gli Stati Uniti a revocare inequivocabilmente il riconoscimento del 2020 della presunta "sovranità" del Marocco sul Sahara Occidentale e a congelare tutti i programmi militari con il regno.
Le ONG hanno anche invitato l'Unione europea (UE) e i suoi Stati membri a rispettare pienamente la lettera e lo spirito del Trattato sull'Unione Europea e i Principi dell'azione esterna dell'Unione, ad attuare le decisioni emesse dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea in relazione agli accordi UE-Marocco e ad applicare il regime globale di sanzioni dell'UE per i diritti umani adottato nel 2020 in relazione all'occupazione illegale del territorio non autonomo del Sahara Occidentale da parte del Marocco.
Infine, le ONG hanno esortato il Marocco a dare piena attuazione agli accordi raggiunti con il Fronte Polisario e approvati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che hanno portato alla creazione della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO), e di creare le condizioni che consentano alla Missione di adempiere al suo mandato principale.
Le ONG hanno concluso affermando che il sostegno occidentale all'occupazione illegale del Sahara Occidentale è una violazione del diritto internazionale e dei diritti umani del popolo Saharawi. Hanno invitato tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a facilitare il processo di decolonizzazione del Sahara Occidentale.
