Sahara occidentale, 7 novembre 2023 - Il 21 ottobre 2023, un gruppo di agenti in borghese ha impedito al Collettivo dei difensori dei diritti umani Saharawi (CODESA) di tenere la sua prima conferenza nazionale a Laayoune, nel Sahara Occidentale.
L'attacco ha avuto luogo a casa del difensore dei diritti umani Ali Salem Tamek, uno dei membri fondatori del CODESA. I membri del gruppo hanno documentato l'uso della forza da parte degli agenti, che hanno evacuato con la forza le persone che erano venute per partecipare all'evento.
Tra le persone vittime di violenza, sono stati presi di mira i difensori dei diritti umani Ali Salem Tamek, Atiqu Baray, Djamila Mujahid, Saeed Haddad (una persona con bisogni speciali) e Fatima Zahraa Bougherfa.
Il CODESA ha condannato l'attacco, descrivendolo come una violazione del diritto umanitario internazionale e del diritto internazionale sui diritti umani.
Front Line Defenders, un'organizzazione che si occupa di difendere i difensori dei diritti umani, ha espresso la propria preoccupazione per il fatto che CODESA sia stato preso di mira impedendo ripetutamente all'organizzazione per i diritti umani di riunirsi alla sua conferenza nazionale.
Front Line Defenders ha anche condannato gli atti di violenza commessi contro i membri del CODESA e ritiene che si tratti di una ritorsione per il loro lavoro legittimo e pacifico come difensori dei diritti umani.
Front Line Defenders ha invitato le autorità marocchine a condurre un'indagine immediata, completa e imparziale sull'attacco contro i membri del CODESA e a consegnare i responsabili alla giustizia.
L'attacco al CODESA è un ulteriore esempio delle gravi violazioni dei diritti umani che i difensori dei diritti umani saharawi subiscono da parte delle autorità marocchine.
Questi attacchi sono una chiara violazione del diritto alla libertà di associazione e di riunione, che sono diritti fondamentali garantiti dalla legge internazionale.
La comunità internazionale deve condannare fermamente questi attacchi e chiedere alle autorità marocchine di garantire la sicurezza e il benessere dei difensori dei diritti umani saharawi.
