Sahara occidentale, 5 maggio 2023 - In occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, Equipe Media Sahara vuole richiamare l'attenzione sulla situazione intimidatoria in cui versano i giornalisti nel Sahara occidentale occupato.
È noto che il Sahara occidentale è un territorio inaccessibile per la maggior parte dei media internazionali e, quindi, le uniche informazioni che ne escono provengono dai giornalisti saharawi. Questi giornalisti affrontano quotidianamente molestie, detenzioni arbitrarie, torture, minacce, sorveglianza costante, confisca di materiali, diffamazione e altri abusi simili semplicemente per esercitare la loro professione e portare alla luce le informazioni.
Attualmente sono in carcere sette giornalisti saharawi, alcuni dei quali sono stati condannati a pene crudeli e disumane. Questi giornalisti sono:
Essabi Yahdih (condannato a 2 anni di carcere),
Khatri Faraji Dadda (20 anni di carcere),
Mahmud Khambir (10 anni di carcere),
Abdalahi Lekhfuani (ergastolo),
Bachir Khada (20 anni di carcere),
Mohamed Lamin Haddi ( 20 anni di carcere) e
Hassan Dah (25 anni di carcere).
Di tutti loro, gli ultimi quattro hanno trascorso più di tredici anni in carcere. 5 anni di isolamento. In questa giornata, chiediamo alla comunità internazionale di adottare misure per proteggere la libertà di stampa e il diritto all'informazione nel Sahara occidentale.
Chiediamo anche l'immediato rilascio dei nostri colleghi giornalisti detenuti e la fine della persecuzione che i giornalisti saharawi subiscono quotidianamente.
Riaffermiamo il nostro impegno a continuare a lavorare per la libertà di stampa e la giustizia, ricordando i nostri compagni imprigionati.