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Omar Mih: "Il Portogallo deve contribuire, come a Timor, a una soluzione giusta e definitiva nel Sahara occidentale"


Lisbona (Portogallo), 6 settembre 2022 - Il rappresentante del Fronte POLISARIO in Portogallo, Omar Mih, ha sottolineato che il Portogallo può essere un attore attivo nella ricerca di una soluzione equa e definitiva nel processo di decolonizzazione del Sahara Occidentale.

Durante l'incontro svoltosi con il PCP, il diplomatico saharawi ha ricordato che la costituzione portoghese è un chiaro modello del percorso da intraprendere in difesa dell'autodeterminazione dei popoli e dell'emancipazione dei territori colonizzati e occupati dagli stranieri. 

"La posizione storica del popolo portoghese nella libertà di Timor Est è un chiaro esempio da tenere in considerazione affinché il popolo Saharawi possa godere del suo diritto inalienabile all'autodeterminazione e all'indipendenza", ha sottolineato Omar.

Allo stesso modo, l'incontro ha affrontato la situazione del popolo Saharawi nei territori occupati del Sahara occidentale e le politiche di violazione dei diritti umani da parte del regime di occupazione marocchino. 

Il Marocco ha trasformato i territori occupati dei saharawi nella più grande prigione del mondo, il che richiede uno sforzo immediato da parte della comunità internazionale affinché la popolazione civile saharawi abbia nuovamente fiducia negli sforzi dell'ONU nel processo politico iniziato nel 1991. 

Nonostante il Marocco abbia accettato le condizioni del piano di pace ONU-OUA, 31 anni dopo il popolo Saharawi è stato costretto a ricorrere alla lotta armata per difendere i propri diritti e affrontare la politica di aggressione e intransigenza del regime marocchino, ha denunciato il rappresentante del Fronte POLISARIO. 

"Dato lo scenario di guerra nel territorio, dopo la violazione del cessate il fuoco da parte del Marocco nella regione del Guerguerat, è più che mai necessario un intervento urgente per evitare ulteriore instabilità nella regione", ha aggiunto.

Il membro del Comitato Centrale del partito, Patricia Machado, ha riaffermato la solidarietà del partito con il popolo Saharawi e ha sollevato la volontà della sua organizzazione di coordinare azioni di lavoro a livello di Portogallo e Unione Europea per garantire il rispetto della legalità internazionale. 

Entrambe le parti hanno anche discusso della recente posizione del governo spagnolo nel processo e delle sue conseguenze negative per il raggiungimento di una soluzione equa e definitiva.

"Dobbiamo lavorare per correggere questa posizione e continuare a premere affinché il Portogallo non prenda una posizione che potrebbe mettere in pericolo il rispetto del diritto internazionale".

In relazione al recente invito del ministro degli Esteri portoghese, Joao Gomes Cravinho, all'inviato delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale, Staffan De Mistura, il diplomatico saharawi ha affermato che potrebbe essere l'occasione per il governo portoghese di mettere sul tavolo azioni concrete raggiungere la pace nel Sahara occidentale e nella regione.

L'appuntamento annuale della «Festa Avante» vede quest'anno una delegazione saharawi, insieme a delegazioni dei cinque continenti. Con uno stand nella sezione delle delegazioni internazionali, l'organizzazione di conferenze e incontri bilaterali, la delegazione è riuscita a esporre la situazione attuale.



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