Agadir (Marocco), 7 ottobre 2025 – Gli studenti saharawi dell’Università di Agadir hanno annunciato il lancio di una campagna mediatica internazionale per chiedere il rilascio immediato di Salah Eddine Sabbar e Ibrahim Babit, due giovani saharawi arrestati dalle forze di occupazione marocchine a causa del loro impegno politico a favore del diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi.
Secondo quanto dichiarato dal Comitato dei Media Saharawi di Agadir, i due studenti sono stati rapiti dalle forze di sicurezza marocchine e successivamente trasferiti nella prigione di Ait Melloul, nota per essere uno dei principali centri di detenzione di attivisti e prigionieri politici saharawi.
“Libertà per gli ambasciatori della causa saharawi”:
I promotori sottolineano che la campagna non mira solo a denunciare la detenzione di Sabbar e Babit, ma anche a portare all’attenzione internazionale le continue violazioni dei diritti civili e accademici di cui sono vittime gli studenti saharawi. Essi subiscono molestie, intimidazioni e arresti arbitrari, parte di una politica mirata a silenziare le voci che chiedono libertà e indipendenza per il popolo saharawi.
Processo rinviato e negazione dei diritti fondamentali:
Il Tribunale di Primo Grado di Agadir, sotto l’autorità dell’occupazione marocchina, ha rinviato al 10 ottobre 2025 l’udienza del processo contro Salah Eddine Sabbar e Ibrahim Babit, detenuti in custodia cautelare, e contro El Hafez Barlaman e Nour Eddine Enflous, attualmente sotto processo in libertà.
Condanna delle organizzazioni per i diritti umani:
La Commissione per la Protezione dei Civili Saharawi del Collettivo dei Difensori Saharawi dei Diritti Umani (CODESA) ha espresso una ferma condanna nei confronti delle autorità di occupazione marocchine, denunciando:
- La persistente politica di detenzioni politiche e processi simulati diretti contro studenti e difensori dei diritti umani saharawi;
- L’uso dei processi a distanza come strumento per limitare i diritti della difesa e influenzare l’esito dei procedimenti giudiziari;
- La necessità di un rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici saharawi;
- Un appello urgente alle organizzazioni internazionali per i diritti umani e agli organi delle Nazioni Unite affinché intervengano con urgenza per fermare queste violazioni e obbligare il Marocco a rispettare le sue obbligazioni internazionali.
Appello alla comunità internazionale:
Gli studenti saharawi chiedono al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, all’Unione Africana e a tutte le istituzioni competenti di intervenire per garantire il diritto inalienabile del popolo saharawi all’autodeterminazione, in conformità con le risoluzioni dell’ONU.
Le organizzazioni saharawi ribadiscono che la persecuzione politica degli studenti rappresenta una grave violazione dei diritti umani e delle libertà accademiche, oltre a costituire un attacco al principio stesso di giustizia.
“Difendere l’istruzione e la libertà di pensiero nei campus universitari – affermano i promotori della campagna – significa difendere il futuro di un popolo che lotta pacificamente per la propria libertà e dignità.”
