Campi profughi saharawi, 20 settembre 2025 – Il rappresentante del Fronte Polisario presso le Nazioni Unite e coordinatore con la MINURSO, Sidi Mohamed Omar, ha annunciato venerdì 19 settembre che l’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, Staffan de Mistura, avvierà sabato 20 settembre una nuova visita nei campi profughi saharawi in Algeria.
Secondo il diplomatico saharawi, questa missione – la quinta dall’inizio del mandato di De Mistura – rientra nel quadro dei contatti che l’inviato ONU sta portando avanti con le due parti in conflitto, il Fronte Polisario e il Marocco, in vista delle consultazioni di ottobre al Consiglio di Sicurezza, quando presenterà un nuovo rapporto sulla situazione.
Il richiamo al mandato originario della MINURSO:
Il governo saharawi, in una recente dichiarazione, ha sottolineato che la prossima sessione del Consiglio di Sicurezza rappresenta un’occasione cruciale per riaffermare il mandato originario della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO). Tale mandato, stabilito nel 1991, è volto a garantire al popolo saharawi l’esercizio del proprio diritto inalienabile all’autodeterminazione e all’indipendenza, attraverso un referendum libero e democratico, in linea con la Carta delle Nazioni Unite e con le pertinenti risoluzioni internazionali.
La posizione del Fronte Polisario:
Il Fronte Polisario ha ribadito più volte la propria ferma posizione: non prenderà parte ad alcun processo di pace che non rispetti la volontà del popolo saharawi e la natura giuridica della questione, riconosciuta come una questione di decolonizzazione.
Un conflitto irrisolto da mezzo secolo:
Inserito dal 1966 nell’elenco ONU dei territori non autonomi, il Sahara Occidentale rientra nell’ambito della Risoluzione 1514 dell’Assemblea generale, sulla concessione dell’indipendenza ai popoli coloniali. È considerato l’ultima colonia in Africa, occupata dal 1975 dal Marocco con il sostegno della Francia, in violazione del diritto internazionale e contro la volontà espressa dal popolo saharawi.
La visita di De Mistura, dunque, si carica di particolare importanza diplomatica: sarà un passaggio fondamentale in vista delle prossime discussioni a New York, che potrebbero influenzare gli sviluppi di una delle più lunghe e complesse questioni irrisolte dell’agenda delle Nazioni Unite.
