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Il popolo Saharawi ricorda Mohamed Abdelaziz: Nove anni dopo la scomparsa del leader storico


Campi profughi saharawi, 31 maggio 2025
— Oggi, il popolo saharawi commemora il nono anniversario della scomparsa di Mohamed Abdelaziz, storico leader del movimento di liberazione e presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) dal 1976 al 2016. Abdelaziz, figura centrale nella lotta per l’autodeterminazione del Sahara Occidentale, è ricordato non solo per la sua leadership militare e politica, ma anche per il suo costante impegno diplomatico volto al riconoscimento internazionale della causa saharawi.

In occasione della ricorrenza, è riemersa una fotografia rara che lo ritrae durante un evento internazionale a sostegno del popolo saharawi, seduto accanto a Giorgia Meloni, attuale Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. L’immagine testimonia un momento significativo di dialogo e visibilità per la causa saharawi, in un contesto europeo.

Un’eredità politica ancora viva:

Mohamed Abdelaziz è stato uno dei fondatori del Fronte Polisario, movimento politico e militare che dal 1973 guida la resistenza contro l’occupazione marocchina del Sahara Occidentale. Dopo la proclamazione della RASD nel 1976, ne ha assunto la presidenza fino alla sua morte, avvenuta il 31 maggio 2016. Durante i suoi quattro decenni di leadership, ha guidato il Fronte Polisario in una lunga battaglia – armata e diplomatica – per il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi, ottenendo il riconoscimento della RASD da parte di oltre 80 Paesi e l’adesione dell’entità all’Unione Africana.

Il suo ruolo è stato centrale nel promuovere un processo di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, che da decenni riconoscono il Sahara Occidentale come territorio non autonomo in attesa di decolonizzazione.

La memoria di un simbolo della resistenza:

In tutto il mondo, la diaspora saharawi e i movimenti di solidarietà internazionali rendono oggi omaggio alla figura di Abdelaziz, considerato simbolo della resistenza nonostante l’esilio, vissuto per gran parte della sua vita nei campi profughi di Tindouf, in Algeria.
La sua morte ha segnato una svolta emotiva per il popolo saharawi, ma non ha indebolito lo spirito della lotta: la sua eredità è oggi portata avanti dal suo successore, Brahim Ghali, attuale presidente della RASD.

Un’immagine che racconta un impegno:

La fotografia che lo ritrae al fianco di Giorgia Meloni – all’epoca deputata italiana – durante un evento a sostegno del Sahara Occidentale, assume oggi un valore altamente simbolico. In essa si cristallizza un momento di riconoscimento politico e umano da parte di esponenti europei nei confronti della causa saharawi, troppo spesso dimenticata nei consessi internazionali.

L’immagine serve anche da monito: la questione del Sahara Occidentale resta irrisolta, con una popolazione in esilio, risorse sfruttate senza consenso, e un processo di pace stagnante. Abdelaziz, con il suo impegno instancabile, continua a rappresentare un punto di riferimento per quanti chiedono giustizia, autodeterminazione e rispetto del diritto internazionale.

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