Bruxelles, 6 gennaio 2025 - In una recente dichiarazione, il Fronte Polisario ha lanciato un appello alla Commissione Europea affinché intraprenda azioni decisive per porre fine all'annosa questione delle esportazioni illegali e della contraffazione del paese d'origine dei prodotti provenienti dal Sahara Occidentale occupato.
La dichiarazione fa seguito alla storica sentenza del Consiglio di Stato francese del 28 gennaio 2025, che ha confermato la necessità di una corretta etichettatura dei prodotti agricoli provenienti dal Sahara Occidentale, indicando chiaramente il territorio come paese d'origine, in linea con le precedenti decisioni della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre 2024.
Il Fronte Polisario, riconosciuto come legittimo rappresentante del popolo saharawi, ha espresso soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato francese, sottolineando come essa rappresenti un passo fondamentale verso il riconoscimento dei diritti sovrani del popolo saharawi.
Tuttavia, la dichiarazione del Fronte Polisario evidenzia come, nonostante le chiare sentenze e la giurisdizione esclusiva dell'Unione Europea in materia di commercio internazionale, la Commissione Europea non abbia ancora agito per vietare l'importazione di prodotti non conformi alle normative europee sull'etichettatura.
Di conseguenza, il Fronte Polisario ha esortato la Commissione Europea ad agire senza indugio per porre fine a questa situazione di illegalità, che danneggia sia il popolo saharawi che i consumatori europei, che hanno il diritto di essere informati correttamente sull'origine dei prodotti che acquistano.
La questione del Sahara Occidentale rappresenta una violazione dei diritti umani e del diritto internazionale, con il territorio conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario. La comunità internazionale ha ripetutamente chiesto una soluzione pacifica e giusta per il conflitto, che tenga conto del diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi.