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Namibia: Un appello urgente per l'autodeterminazione del popolo Sahrawi


Ginevra, 12 dicembre 2024 - L'intervento della vice ministra Jennely Matundu alla conferenza organizzata dal Geneva Support Group for Western Sahara rappresenta un importante richiamo alla comunità internazionale sulla necessità di affrontare con urgenza la questione dell'autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale. La commemorazione della storica Risoluzione 1514 (XV) delle Nazioni Unite ha fornito il contesto ideale per riaffermare il legame cruciale tra autodeterminazione, decolonizzazione e diritti umani fondamentali.

Matundu ha evidenziato come il Sahara Occidentale rappresenti un'anomalia nel panorama africano, essendo l'ultimo territorio del continente ancora sotto occupazione coloniale. Nonostante i molteplici sforzi delle Nazioni Unite, compresa l'istituzione della MINURSO nel 1991, il referendum tanto atteso per decidere il destino politico del Sahara Occidentale rimane irrealizzato.

La vice ministra ha anche sottolineato le continue violazioni dei diritti umani nei territori occupati, chiedendo un meccanismo internazionale di monitoraggio per garantire giustizia e porre fine all'impunità. Questo appello riflette non solo l'urgenza della situazione, ma anche la necessità di un'azione più decisa da parte della comunità globale per porre fine a decenni di stallo e sofferenza.

L'intervento di Matundu ha messo in luce non solo la solidarietà della Namibia nei confronti della causa Sahrawi, ma anche il ruolo cruciale delle risoluzioni ONU come strumenti per promuovere la giustizia e l'uguaglianza. La sua conclusione, che richiama l'unità nella lotta per un Sahara Occidentale libero e sovrano, rappresenta un potente invito a tradurre i principi fondanti delle Nazioni Unite in azioni concrete.

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