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La FIFA respinge le pretese del Marocco sul Sahara Occidentale, confermando i confini internazionalmente riconosciuti


Sahara occidentale, 9 dicembre 2024 - L'aspirazione del Marocco a estendere la sua sovranità sul Sahara Occidentale occupato ha subito un nuovo duro colpo. In occasione della valutazione delle candidature per l'organizzazione dei Mondiali di calcio 2030, la FIFA ha nettamente respinto la mappa presentata dal Regno marocchino, che includeva il territorio conteso.

L'organo di governo del calcio mondiale ha scelto di attenersi ai confini internazionalmente riconosciuti, ignorando così le rivendicazioni territoriali marocchine. Questa decisione rappresenta un chiaro segnale che la comunità internazionale continua a non riconoscere l'annessione marocchina del Sahara Occidentale, una regione considerata dal diritto internazionale come un territorio non autonomo.

Un tentativo fallito di legittimazione:

Il tentativo del Marocco di sfruttare l'evento calcistico più importante del mondo per consolidare le proprie pretese sul Sahara Occidentale è fallito miseramente. La FIFA, nel suo rapporto di valutazione, ha escluso qualsiasi mappa che contraddicesse i confini stabiliti dalle Nazioni Unite.

Questa decisione non sorprende, in quanto la questione del Sahara Occidentale è da decenni al centro di un conflitto tra il Marocco e il Fronte Polisario, che rappresenta la popolazione indigena sahrawi. Numerose risoluzioni dell'ONU hanno ribadito il diritto del popolo sahrawi all'autodeterminazione attraverso un referendum sull'indipendenza.

Reazioni e implicazioni:

La decisione della FIFA ha suscitato forti reazioni in Marocco, dove il regime è stato accusato di aver tentato di manipolare un evento sportivo a fini politici. Gli esperti ritengono che questo nuovo fallimento potrebbe indebolire ulteriormente la posizione marocchina sulla scena internazionale e riaccendere le tensioni nella regione.

Sul piano sportivo, la FIFA ha dimostrato di essere un'istituzione capace di mantenere la neutralità politica e di rispettare le norme del diritto internazionale. Questa decisione rafforza ulteriormente il ruolo del calcio come strumento di dialogo e di promozione della pace.

La FIFA, nel rifiutare le rivendicazioni territoriali del Marocco, ha inviato un messaggio chiaro e inequivocabile: il Sahara Occidentale è un territorio conteso e la sua sorte deve essere decisa in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite. Questa decisione rappresenta una vittoria per tutti coloro che si battono per una soluzione pacifica e giusta al conflitto del Sahara Occidentale.

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