Ginevra, 12 dicembre 2024 - In occasione della conferenza internazionale dedicata all'autodeterminazione dei popoli, Cuba ha ribadito il suo fermo sostegno al diritto del popolo saharawi a decidere del proprio futuro.
Nel corso dell'evento, tenutosi a Ginevra per commemorare i 64 anni dall'adozione della storica risoluzione 1514 dell'ONU, la delegazione cubana ha sottolineato l'importanza di rispettare il principio di autodeterminazione, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite.
Un impegno storico:
"Quasi 64 anni dopo l'adozione della risoluzione 1514, il lavoro delle Nazioni Unite rimane incompleto. Il colonialismo persiste in alcune regioni del mondo, e il Sahara Occidentale è uno dei casi più eclatanti", ha affermato il rappresentante cubano.
Cuba, in qualità di Vicepresidente del Comitato speciale delle Nazioni Unite sulla decolonizzazione, ha ribadito il suo impegno a favore di una soluzione politica che consenta al popolo saharawi di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione attraverso un referendum libero ed imparziale.
Solidarietà e cooperazione:
La delegazione cubana ha inoltre sottolineato l'importanza della solidarietà internazionale nella lotta contro il colonialismo. "Cuba ha una lunga storia di cooperazione con i popoli oppressi, e il popolo saharawi non fa eccezione. Abbiamo ospitato migliaia di studenti saharawi nelle nostre università e fornito assistenza medica e umanitaria", ha dichiarato il rappresentante cubano.
Un appello alla comunità internazionale:
In conclusione, Cuba ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché intensifichi gli sforzi per porre fine all'occupazione del Sahara Occidentale e garantire al popolo saharawi il diritto all'autodeterminazione. "Finché ci sarà un solo popolo sotto il giogo del colonialismo, la nostra lotta continuerà", ha affermato il rappresentante cubano.