Algeria, 7 ottobre 2024 - Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha criticato la recente posizione assunta dalla Francia sulla questione del Sahara Occidentale, definendola un esempio di politica di doppi standard.
Durante un incontro periodico con i rappresentanti dei media nazionali, trasmesso ieri sui canali televisivi e radiofonici algerini, il presidente Tebboune ha espresso il suo disappunto per l'annuncio pubblico della Francia a sostegno della cosiddetta proposta di autonomia per il Sahara Occidentale. Questo avviene mentre la questione è ancora all'esame del Comitato per la decolonizzazione delle Nazioni Unite, e il presidente algerino ha definito l'atteggiamento francese come una chiara manifestazione di incoerenza politica.
Tebboune ha inoltre sottolineato che il riconoscimento, da parte della Francia, del cosiddetto "piano di autonomia" come unica soluzione per il conflitto del Sahara Occidentale, nel contesto della "presunta sovranità marocchina", rappresenta una violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di cui la Francia è membro permanente. Tale posizione contraddice l'obbligo di rispettare i principi di autodeterminazione e decolonizzazione sostenuti dalle Nazioni Unite.
Il presidente algerino ha aggiunto che l'idea del piano di autonomia non è di origine marocchina, ma è stata concepita dalla Francia. "Sappiamo che il piano di autonomia è un'idea francese, non marocchina, e il suo promotore è un ex presidente francese", ha affermato Tebboune, suggerendo chiaramente il ruolo di Parigi nel sostenere la posizione di Rabat.
Queste dichiarazioni riflettono le crescenti tensioni diplomatiche tra Algeria e Francia, nonché la determinazione dell'Algeria a sostenere il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite e il principio di decolonizzazione.
