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Corte UE: Un'altra vittoria storica per il popolo Sahrawi, accordi con il Marocco sul Sahara Occidentale annullati


Lussemburgo, 7 ottobre 2024In una sentenza che consolida una giurisprudenza ormai consolidata, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha inflitto un nuovo duro colpo al Marocco, ribadendo che il Sahara Occidentale è un territorio non autonomo e che qualsiasi accordo con il Regno alauita non può estendersi a questo territorio senza il consenso del popolo saharawi.

La Corte, con una sentenza emessa questa mattina, ha annullato definitivamente gli accordi commerciali e di pesca tra l'UE e il Marocco che includevano il Sahara Occidentale, confermando così le precedenti decisioni del 2016 e 2018. Questo verdetto rappresenta una vittoria storica per il Fronte Polisario e per il popolo saharawi nella loro lunga lotta per l'autodeterminazione.

Un Principio Fermo: Il Diritto all'Autodeterminazione

La CGUE ha ribadito che il Sahara Occidentale è un territorio non autonomo, come definito dal diritto internazionale, e che il popolo saharawi ha il diritto inalienabile all'autodeterminazione. Di conseguenza, qualsiasi accordo internazionale che riguardi questo territorio deve ottenere il consenso libero e informato del popolo saharawi, espresso attraverso il suo rappresentante legittimo, il Fronte Polisario.

Una Battaglia Legale Prolungata:

La decisione di oggi è il culmine di una lunga battaglia legale intrapresa dal Fronte Polisario per contestare l'inclusione del Sahara Occidentale negli accordi commerciali tra l'UE e il Marocco. Nonostante le precedenti sentenze della Corte, l'UE e il Marocco avevano cercato di aggirare le decisioni giudiziarie, ma invano.

Le Implicazioni della Sentenza:

Questa sentenza ha importanti implicazioni per le relazioni tra l'UE e il Marocco. L'Unione Europea dovrà riconsiderare la sua politica nei confronti del Sahara Occidentale e adottare misure conformi al diritto internazionale e alle decisioni della Corte.

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con questa sentenza, ha inviato un messaggio chiaro: il diritto internazionale deve essere rispettato e il popolo saharawi ha il diritto di decidere del proprio futuro. Resta da vedere come l'UE e il Marocco reagiranno a questa nuova realtà e quali saranno i prossimi passi nel conflitto del Sahara Occidentale.

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