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La Corte UE infligge un duro colpo al Marocco e sostiene il diritto del Sahara all'autodeterminazione


Londra, 7 ottobre 2024 - In una clamorosa vittoria per il popolo del Sahara Occidentale, la Corte di giustizia europea (CGUE) ha definitivamente stabilito che gli accordi commerciali tra l'Unione europea e il Marocco non possono essere estesi al territorio conteso. Questa decisione storica, che sostiene il principio di autodeterminazione del popolo saharawi, rappresenta una battuta d'arresto significativa per le rivendicazioni di sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale.

Il Western Sahara Resource Watch (WSRW) ha espresso la sentenza della Corte di giustizia europea come una "grande vittoria". Sara Eyckmans, membro del WSRW, ha sottolineato: "È giunto il momento che l'UE rispetti le decisioni della sua stessa Corte. Il Sahara occidentale non è il Marocco e non può essere incluso nei negoziati dell'UE con l'occupante".

La sentenza della Corte di giustizia europea conferma una serie di sentenze precedenti che hanno costantemente sostenuto che il popolo saharawi è una terza parte in qualsiasi accordo tra l'UE e il Marocco. In quanto tale, ha il diritto di dare il suo consenso libero, preventivo e informato a qualsiasi accordo che incida sul suo territorio e sulle sue risorse.

La decisione della Corte è un chiaro rifiuto dei tentativi del Marocco di legittimare il suo controllo sul Sahara Occidentale attraverso accordi economici. Invia inoltre un forte messaggio alle aziende internazionali che operano nel territorio, esortandole a rispettare lo stato di diritto e a cessare il loro coinvolgimento nello sfruttamento delle risorse naturali del Sahara Occidentale.

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