Campi profughi saharawi, 4 ottobre 2024 - Il Presidente della Repubblica Saharawi e Segretario generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha ricevuto giovedì 3 ottobre l'Inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, Staffan De Mistura, presso il suo ufficio alla Presidenza della Repubblica RASD.
All'incontro hanno partecipato il rappresentante del Fronte Polisario presso le Nazioni Unite e coordinatore con la MINURSO, Sidi Mohamed Omar, il consigliere della Presidenza della Repubblica per l'Informazione e le relazioni con il mondo arabo, Nana Labat Rachid, e gli assistenti di De Mistura.
In una dichiarazione rilasciata, Sidi ha sottolineato che De Mistura ha avviato la sua visita nei campi profughi sahrawi giovedì 3 ottobre, visitando diverse strutture e sedi centrali per avere una visione chiara della situazione umanitaria vissuta dai rifugiati sahrawi. Ha inoltre tenuto incontri con gruppi di donne, giovani e funzionari eletti a livello locale e regionale, nonché con rappresentanti dei consigli nazionali e consultivi, oltre a un confronto con la leadership sahrawi.
Sidi ha spiegato che questa visita è parte del tentativo di De Mistura di rafforzare il dialogo con le due parti in conflitto, il Fronte Polisario e il Regno del Marocco, in vista del briefing che terrà il 16 ottobre davanti al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, quando il Consiglio si riunirà per esaminare il rapporto del Segretario generale e prendere una decisione sull'estensione del mandato della Missione Referendaria delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale (MINURSO).
Durante l'incontro, la parte sahrawi ha ribadito all'inviato personale dell'ONU la natura giuridica e internazionale della questione del Sahara Occidentale come un problema di decolonizzazione. Il Fronte Polisario ha confermato il suo impegno a cooperare con le Nazioni Unite e l'Unione Africana per raggiungere una soluzione giusta e duratura. Allo stesso tempo, è stato riaffermato l'impegno del popolo sahrawi ai propri diritti inalienabili e non negoziabili all'autodeterminazione.
