Nairobi (Kenya), 18 ottobre 2024 - Il Partito Comunista del Kenya (CPK) ha accolto con entusiasmo la recente sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea (CGUE) che annulla gli accordi commerciali tra il Marocco e l'UE riguardanti lo sfruttamento delle risorse naturali del Sahara Occidentale.
In una dichiarazione ufficiale, il Comitato Centrale del CPK ha definito questa sentenza una pietra miliare nella lotta del popolo saharawi per l'autodeterminazione, sottolineando come essa riconosca esplicitamente la mancanza di sovranità marocchina sul territorio conteso.
"La CGUE ha affermato un principio fondamentale di diritto internazionale: il diritto del popolo saharawi a disporre liberamente delle proprie ricchezze naturali," ha dichiarato [nome del portavoce del CPK]. "Questa decisione è una bocciatura netta delle pretese marocchine e un forte incoraggiamento per la nostra lotta."
Il CPK ha condannato con fermezza i continui tentativi dell'UE di eludere la sentenza e ha invitato le nazioni africane, in particolare quelle con una lunga storia di lotta per la liberazione, a schierarsi apertamente a fianco del popolo saharawi.
Il partito ha inoltre rivolto un appello al governo keniano affinché rafforzi i suoi legami di solidarietà con il Fronte Polisario, allineandosi a questa importante vittoria giuridica.
"La lotta del popolo saharawi è parte integrante della lotta più ampia contro il neocolonialismo e l'imperialismo in Africa". "Il CPK ribadisce il suo impegno a fianco di tutti i popoli che lottano per la libertà e la giustizia."
In conclusione, il CPK ha ribadito la sua convinzione che la pace nel Sahara Occidentale possa essere raggiunta solo attraverso il riconoscimento del diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione e alla creazione di uno Stato indipendente e sovrano.
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