القائمة الرئيسية

الصفحات

De Mistura propone la spartizione del Sahara Occidentale, ma il Fronte Polisario rifiuta: possibile dimissione dell'inviato ONU


Sahara occidentale, 18 ottobre 2024 - L'inviato speciale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, Staffan De Mistura, ha suggerito un piano di spartizione del territorio come soluzione al conflitto tra il Marocco e il Fronte Polisario. Tuttavia, entrambe le parti hanno respinto la proposta, mettendo a rischio la posizione di De Mistura, che ha minacciato di dimettersi se non verranno fatti progressi entro i prossimi sei mesi.

Secondo dichiarazioni pubblicate dalla Reuters, De Mistura ha avanzato l’idea di dividere il Sahara Occidentale, con la creazione di uno Stato indipendente nella parte meridionale e l’incorporazione del resto del territorio sotto la sovranità marocchina. Tale proposta mira a risolvere il conflitto che da quasi cinquant'anni contrappone il Marocco, che occupa il Sahara Occidentale, e il Fronte Polisario, movimento indipendentista che aspira a fondare uno Stato sovrano.

Durante il briefing a porte chiuse con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il veterano diplomatico italiano ha spiegato che la spartizione potrebbe essere una via percorribile per porre fine alla lunga disputa. Tuttavia, sia il Marocco che il Fronte Polisario hanno respinto la proposta, complicando ulteriormente la situazione.

Possibile dimissione di De Mistura:

De Mistura ha avvertito che, se non si registreranno progressi significativi nel processo di pace entro i prossimi sei mesi, il Segretario Generale dell'ONU, António Guterres, dovrà riconsiderare la sua posizione come inviato speciale. Questa dichiarazione sottolinea la frustrazione crescente dell’inviato di fronte alla mancanza di un terreno comune tra le parti.

Nel corso della sessione di consultazione, tenutasi sotto la presidenza della Svizzera, il Consiglio di Sicurezza ha ascoltato anche un rapporto di Alexander Ivanko, rappresentante speciale del Segretario Generale e capo della missione MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale), che ha illustrato gli sviluppi sul campo.

Reazione del Fronte Polisario e lettera a Guterres:

Alla vigilia del briefing, il Presidente della Repubblica Saharawi e Segretario Generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha inviato una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite. Nella missiva, Ghali ha ribadito che il Sahara Occidentale è un territorio non autonomo in attesa di decolonizzazione, soggetto alla Risoluzione 1514 (XV) dell'Assemblea Generale dell'ONU, la quale sancisce il diritto all'indipendenza dei popoli colonizzati.

La lettera ha sottolineato che qualsiasi soluzione deve garantire pienamente il diritto inalienabile del popolo saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza, respingendo categoricamente soluzioni che violino tale diritto. Ghali ha inoltre invitato il Marocco a cessare l’imposizione di precondizioni per il dialogo, in linea con quanto richiesto dallo stesso Segretario Generale Guterres nelle sue osservazioni.

Il Fronte Polisario ha riaffermato la propria determinazione a proseguire la lotta per la libertà, utilizzando tutti i mezzi legittimi, compresa la lotta armata, fino al raggiungimento della piena sovranità sulla Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD). La lettera ha infine richiamato il parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia del 1975, che riconosce il diritto esclusivo del popolo saharawi all’autodeterminazione.

La situazione rimane dunque incerta, con un processo di pace sempre più fragile e il rischio che l’ONU perda il suo inviato, mentre il popolo saharawi continua la sua lotta per l’indipendenza.

إذا أعجبك محتوى الوكالة نتمنى البقاء على تواصل دائم ، فقط قم بإدخال بريدك الإلكتروني للإشتراك في بريد الاخبار السريع ليصلك الجديد أولاً بأول ...

نموذج الاتصال

Nome

Email *

Messaggio *