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Lussemburgo, 8 ottobre 2024 - La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha inflitto un duro colpo alle relazioni commerciali tra l'UE e il Marocco, annullando gli accordi bilaterali sulla pesca e l'agricoltura firmati nel 2019. La sentenza, emessa venerdì 4 ottobre, rappresenta una vittoria senza precedenti per il popolo Sahrawi nella sua lunga lotta per l'autodeterminazione.

Al centro della controversia vi è la mancata consultazione del popolo sahrawi, considerato dalla Corte l'unico legittimato a esprimere il proprio consenso su qualsiasi accordo che riguardi le risorse del Sahara Occidentale. L'UE e il Marocco, invece, si erano limitati a consultare le popolazioni residenti nel territorio, prevalentemente di origine marocchina, ignorando così il diritto internazionale e i principi di autodeterminazione dei popoli.

Un precedente storico:

La decisione della CGUE è stata definita "estremamente forte" e "eccezionale" dall'avvocato del Fronte Polisario, Gilles Devers. Essa stabilisce un precedente fondamentale nella giurisprudenza europea, rafforzando lo status del Sahara Occidentale come territorio non autonomo e distinto dal Marocco, in attesa di una soluzione definitiva sulla base del diritto internazionale.

La Corte ha chiaramente affermato che il Sahara Occidentale non è parte del territorio marocchino e che qualsiasi accordo che lo riguardi deve ottenere il consenso libero e informato del popolo sahrawi, rappresentato dal Fronte Polisario. Questa posizione è in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite, che riconoscono al popolo sahrawi il diritto all'autodeterminazione attraverso un referendum sull'indipendenza.

Implicazioni per il futuro:

La sentenza della CGUE ha profonde implicazioni per il futuro delle relazioni tra l'UE e il Marocco, nonché per il processo di pace nel Sahara Occidentale. L'Unione Europea si trova ora di fronte alla necessità di ridefinire i termini della sua cooperazione con il Marocco, tenendo conto del diritto internazionale e dei diritti del popolo sahrawi.

Per il Fronte Polisario, la decisione rappresenta un importante riconoscimento della sua legittimità come rappresentante del popolo sahrawi e un incentivo a proseguire nella lotta per l'indipendenza. La sentenza potrebbe inoltre spingere le Nazioni Unite a intensificare i suoi sforzi per trovare una soluzione politica al conflitto, sulla base dei principi di giustizia e di autodeterminazione.

In sintesi:

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con la sua storica sentenza, ha riaffermato il diritto del popolo sahrawi all'autodeterminazione e ha inflitto un duro colpo alle politiche del Marocco nel Sahara Occidentale. Questa decisione rappresenta una svolta decisiva nel conflitto e apre nuove prospettive per una soluzione pacifica e giusta.