Campi profughi saharawi, 9 ottobre 2024 - La Corte di giustizia europea ha inflitto un duro colpo agli accordi commerciali tra l'Unione europea e il Marocco, annullandoli in seguito a una lunga battaglia legale intentata dal Fronte Polisario. Questa sentenza, celebrata come un "trionfo diplomatico" dal Primo Ministro saharawi Buchraya Hamoudi Beyoun, rappresenta una svolta significativa nella lunga lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi.
Intervenendo alla conclusione della conferenza nazionale sull'amministrazione e la sicurezza, Beyoun ha sottolineato l'importanza di questa decisione, definendola un "passo avanti fondamentale" nel riconoscimento dei diritti del popolo saharawi. Il Primo Ministro ha inoltre evidenziato i progressi compiuti dallo Stato saharawi in ambito internazionale, in particolare in America Latina e in Africa, e ha invitato la comunità internazionale a sostenere la causa saharawi.
La sentenza europea, oltre a mettere in discussione la legittimità dell'annessione del Sahara Occidentale da parte del Marocco, potrebbe avere importanti ripercussioni economiche e politiche sulla regione. Per il Fronte Polisario, si tratta di una vittoria che rafforza la propria posizione negoziale e apre nuove prospettive per una soluzione pacifica del conflitto.
Tuttavia, la strada verso l'autodeterminazione è ancora lunga e tortuosa. Il Marocco, che considera il Sahara Occidentale come parte integrante del proprio territorio, ha già annunciato il proprio intendimento di ricorrere in appello contro la sentenza europea. Inoltre, la comunità internazionale rimane divisa sul tema, con alcune potenze occidentali che continuano a sostenere la posizione marocchina.
La conferenza nazionale, tenutasi alla presenza di alti funzionari del Fronte Polisario, ha offerto l'opportunità di fare il punto della situazione e di definire le nuove strategie da adottare alla luce dei recenti sviluppi. Il Primo Ministro Beyoun ha sottolineato l'importanza di rafforzare l'unità nazionale e di mobilitare tutte le energie per affrontare le sfide future.
