New York (Nazioni Unite), 3 ottobre 2024 - L'Algeria ha ribadito mercoledì 2 ottobre la sua posizione sulla questione del Sahara Occidentale, sottolineando la necessità di un referendum per l'autodeterminazione del popolo saharawi.
In un incontro con l'inviato speciale dell'ONU per il Sahara Occidentale, Staffan de Mistura, il ministro degli Esteri algerino, Ahmed Attaf, ha ribadito che qualsiasi soluzione duratura deve basarsi su quattro pilastri fondamentali:
- Diritto alla decolonizzazione: L'Algeria considera la questione del Sahara Occidentale come un caso di decolonizzazione e ritiene che il popolo saharawi abbia il diritto inalienabile all'autodeterminazione.
- Esercizio dell'autodeterminazione: Per l'Algeria, la risoluzione del conflitto passa necessariamente attraverso un referendum che consenta al popolo saharawi di esprimere liberamente la propria volontà.
- Rifiuto del piano di autonomia marocchino: Il piano di autonomia proposto dal Marocco non è considerato una soluzione accettabile, in quanto contrasta con il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi.
- Negoziati diretti: L'Algeria sostiene che il conflitto possa essere risolto solo attraverso negoziati diretti tra le due parti in causa, il Marocco e il Fronte Polisario.
In vista della prossima deliberazione del Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla questione saharawi, l'Algeria ha ribadito il suo impegno a sostenere una soluzione pacifica e giusta basata sul diritto internazionale e sulla volontà del popolo saharawi.
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