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Forte sostegno internazionale al diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi


New York (Stati Uniti), 27 settembre 2024 - Durante il dibattito generale ad alto livello della 79ª sessione ordinaria dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, numerosi capi di Stato e leader di delegazioni hanno espresso con forza il sostegno dei loro Paesi al diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione.

Il presidente della Namibia, Dr. Nangolo Mbumba, ha dichiarato che il persistere della negazione del diritto del popolo del Sahara Occidentale all'autodeterminazione rappresenta un insulto alla Carta delle Nazioni Unite e ai suoi principi fondanti. Mbumba ha esortato l'Assemblea Generale a intraprendere azioni concrete per porre fine a questa ingiustizia.

Anche Cyril Ramaphosa, presidente del Sudafrica, ha ribadito con fermezza la necessità di realizzare le aspirazioni del popolo saharawi alla libertà e all'indipendenza, aggiungendo che i loro diritti non possono essere ulteriormente ignorati.

Il presidente della Mauritania, Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani, ha riaffermato la posizione tradizionale del suo Paese, ribadendo il sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite e alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, mirate a trovare una soluzione duratura e condivisa al conflitto del Sahara Occidentale.

Frederick Makamure Shava, Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale dello Zimbabwe, intervenendo a nome del presidente Emmerson Mnangagwa, ha sottolineato che il tempo delle promesse vuote è terminato. Lo Zimbabwe sostiene fermamente il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione, e ha invitato la comunità internazionale a passare dalle parole ai fatti.

Yván Gil Pinto, Ministro degli Affari Esteri del Venezuela, ha espresso solidarietà verso tutti i popoli in lotta per l'indipendenza e il controllo del proprio destino, inclusi i saharawi. Ha affermato che è giunto il momento di realizzare le aspirazioni del popolo del Sahara Occidentale e garantire loro la libertà che meritano.

La 79ª sessione ordinaria dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, inaugurata il 10 settembre presso la sede dell'ONU, ha come tema "Unità nella diversità: per la pace, lo sviluppo sostenibile e la dignità umana per tutti, ovunque". 

Nel suo rapporto più recente sulla "Questione del Sahara Occidentale", datato 24 luglio 2024 e presentato durante questa sessione, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha evidenziato come il Sahara Occidentale rimanga una questione di decolonizzazione, ancora all'attenzione della Quarta Commissione e della Commissione Speciale per l'Attuazione della Dichiarazione sull'Indipendenza dei Paesi e dei Popoli Coloniali. 

Queste istituzioni continuano a lavorare affinché il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi sia riconosciuto e rispettato, rappresentando una priorità per le Nazioni Unite e per tutti i Paesi che sostengono la causa.

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