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La repressione marocchina si intensifica: studenti sahrawi picchiati e arrestati per solidarietà ai compagni detenuti


Agadir, 9 luglio 2024 - Il Comitato Media per gli Studenti Sahrawi di Agadir denuncia una nuova escalation di repressione da parte delle autorità marocchine nei confronti dei giovani sahrawi che manifestano in solidarietà con i compagni detenuti Hussein Bourkab e Ayman Yathribi.

Isolamento e divieti per i detenuti:

Bourkab e Yathribi, già condannati a pesanti pene detentive per accuse politiche, si trovano ora in isolamento nel famigerato carcere di Ait Melloul. L'amministrazione carceraria impedisce loro qualsiasi contatto con il mondo esterno, comprese le visite delle famiglie e dei legali.

Manifestazione pacifica repressa con violenza:

In risposta a queste misure repressive, gli studenti sahrawi hanno organizzato una protesta pacifica davanti al carcere di Ait Melloul. Tuttavia, la manifestazione è stata brutalmente repressa dalle forze di sicurezza marocchine.

Intimidazioni, arresti e violenze:

Gli agenti marocchini hanno dispiegato un imponente cordone di sicurezza intorno al carcere e hanno fermato e identificato i manifestanti. Un gruppo di attivisti solidali è stato costretto a scendere dai taxi e impedito di raggiungere il luogo della protesta.

Nonostante l'intimidazione, un altro gruppo di studenti è riuscito a raggiungere il carcere e ha intonato slogan in solidarietà con i detenuti. La risposta delle forze di sicurezza è stata immediata e violenta: i manifestanti sono stati picchiati e inseguiti con veicoli e biciclette.

Due studenti arrestati e insultati:

Lo studente Mohamed L. è stato investito da un'auto civile delle forze di occupazione marocchine e poi arrestato insieme ad Adnan M. Entrambi i giovani sono stati insultati con epiteti razzisti durante il fermo e l'interrogatorio alla stazione di polizia.

Razzismo e odio istituzionalizzato:

L'episodio di Agadir è l'ennesimo esempio della repressione sistematica attuata dal regime marocchino contro i Sahrawi che osano esprimere il proprio dissenso. Le violenze e gli insulti razzisti subiti dagli studenti manifestano l'odio profondo che permea gli apparati repressivi marocchini.

La comunità internazionale deve condannare:

La comunità internazionale è chiamata a condannare fermamente le continue violazioni dei diritti umani da parte del Marocco e a mobilitare per la liberazione dei detenuti politici sahrawi e per il rispetto del diritto all'autodeterminazione del popolo Sahrawi.

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