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Il Popolo Saharawi celebra la Giornata dei Martiri e ricorda il Leader rivoluzionario Luali Mustafa Sayed


Campi profughi saharawi, 10 giugno 2024 - Il popolo Saharawi ha celebrato domenica 9 giugno il 48° anniversario della caduta in combattimento del leader e fondatore del Fronte Polisario, Luali Mustafa Sayed, commemorando al contempo la Giornata Nazionale dei Martiri. Questa giornata è dedicata a ricordare le indiscutibili conquiste dello Stato Saharawi e del Fronte Polisario nella loro ardua lotta contro il colonialismo e l’occupazione straniera del Sahara Occidentale.

Il popolo sahrawi oggi rende omaggio a un gigante rivoluzionario che, sebbene scomparso fisicamente, ha lasciato un'eredità morale che guida tutte le generazioni sahrawi. Luali Mustafa Sayed è diventato un modello di uomo da seguire per chi si unisce alle file del Fronte Polisario. La sua visione dell'onore e della dignità continua ad ispirare un popolo determinato a conquistare la libertà e l'indipendenza, a qualsiasi costo.

Con una visione politica avanzata e una profonda comprensione degli scenari politico-sociali ereditati dal colonialismo nel Sahara Occidentale, Luali Mustafa Sayed ha guidato un grandioso piano d'azione rivoluzionaria per unire il popolo sotto un unico comando e combattere le nuove potenze occupanti nel paese. Come ideologo del Fronte Polisario, proclamò la Repubblica Araba Democratica Saharawi il 27 febbraio 1976 e avviò azioni politiche per stabilire relazioni con i paesi della regione e promuovere la formazione politica internazionale.

La Vita di un Leader Rivoluzionario:

Nato nel 1948 nella regione di Bir Lehlu, nel Sahara Occidentale, Luali Mustafa Sayed è una figura essenziale nella storia del Nord Africa e delle lotte contro il colonialismo nel continente. Dopo una formazione iniziale nelle scuole coraniche sahrawi, si trasferì con la famiglia nell'allora Protettorato Meridionale della Spagna, dove ricevette la sua istruzione primaria. Nel 1965 si trasferì a Taroudant, in Marocco, per proseguire gli studi, avvicinandosi alla politica e iniziando i primi contatti rivoluzionari.

Nel 1970 ottenne una borsa di studio per iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, dove consolidò il suo pensiero politico e si attivò per riprendere la lotta iniziata nel 1970 dal leader Sidi Brahim Bassiri nel Sahara Occidentale sotto la colonizzazione spagnola. Nel 1971 si recò a El Aaiún per vedere in prima persona la situazione sul campo e stabilire un contatto con i giovani per avviare attività rivoluzionarie.

Le prime azioni di Luali si concentrarono sull'unione delle forze e sulla sensibilizzazione della popolazione sulla necessità di creare nuove condizioni di lotta sul territorio. Nel 1972 fu incarcerato due volte dal Marocco per aver organizzato e guidato la manifestazione di Tantan, chiedendo la partenza della Spagna e il rispetto delle linee guida delle Nazioni Unite per lo svolgimento del referendum di autodeterminazione. Questo rafforzò la sua convinzione che il Marocco non avrebbe mai sostenuto un Sahara libero.

Nel 1973 fondò il Fronte Popolare per la Liberazione di Saguia El-Hamra e Rio de Oro (FRONTE POLISARIO) e partecipò alla prima azione militare contro il colonialismo spagnolo, restituendo fiducia al popolo saharawi e creando un nuovo scenario d'azione. Luali riuscì a ottenere il sostegno di importanti leader nelle lotte di liberazione, tra cui Houari Boumédiène (Algeria), Muammar Gheddafi (Libia), George Habash (Palestina) e il generale Vo Nguyen Giap (Vietnam).

Sul piano interno, mobilitò le forze per unire il popolo sahrawi e delineare le strategie del Fronte Polisario. I suoi discorsi riflettevano il suo desiderio di creare il nuovo uomo saharawi e il modello di militante politico e militare nel movimento di liberazione.

La Lotta per la Libertà:

Dopo l’annuncio del fallimento del dialogo con la potenza colonizzatrice e delle rivendicazioni dei paesi vicini, Luali Mustafa Sayed proclamò la Repubblica Araba Saharawi Democratica come unico spazio valido e accettato dal popolo saharawi dopo un secolo di colonialismo. Scelse la lotta armata come mezzo legittimo e necessario per raggiungere la libertà.

Nel giugno 1976, guidò la storica battaglia di Nouakchott, infliggendo un duro colpo ai regimi che spingevano i loro paesi in un'avventura espansionistica illegale sul Sahara Occidentale. Il 9 giugno 1976, Luali materializzò la sua frase storica in materia di dignità: "Se desideri il tuo diritto, devi offrire il tuo sangue".

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