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Tensioni nel Sahara Occidentale: il Fronte Polisario ribadisce la richiesta di autodeterminazione


Campi profughi saharawi, 6 maggio 2024 - Quasi cinquant'anni dopo l'esilio forzato nel deserto di Tindouf, in Algeria, la speranza del popolo Sahrawi di ritornare nei territori occupati dal Marocco rimane viva. Il segretario generale del Fronte Polisario e presidente della Repubblica Saharawi Democratica (RASD), Brahim Ghali, ha nuovamente denunciato l'abbandono da parte della Spagna e ribadito la determinazione a proseguire la lotta per l'autodeterminazione.

La svolta del governo spagnolo e le accuse di ricatto:

Nel marzo 2022, un cambio di rotta da parte del governo spagnolo ha fatto saltare il banco. La lettera firmata da Pedro Sánchez, in cui si riconosceva la sovranità marocchina sul Sahara Occidentale, ha provocato la sospensione dei rapporti tra Madrid e la RASD. Ghali non ha dubbi: la mossa spagnola è il risultato del "ricatto del Marocco e delle pressioni degli Stati Uniti".

Un conflitto decennale e un territorio conteso:

Il Sahara Occidentale, soprannominato "l'ultima colonia d'Africa", è un territorio desertico ricco di fosfati e con una costa peschiera di grande valore. Occupato dal Marocco dal 1975, è teatro di un conflitto duraturo che ha visto il Fronte Polisario battersi per la liberazione del territorio.

Un referendum negato e la risoluzione ONU:

Nonostante i vari piani di risoluzione delle Nazioni Unite e le risoluzioni dell'Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza, il referendum di autodeterminazione promesso dal Piano di Settlement del 1990 non si è mai tenuto, bloccato dal veto della Francia nel Consiglio di Sicurezza. Per l'ONU, il Sahara Occidentale non appartiene a nessun paese e il suo legittimo rappresentante è il Fronte Polisario.

La posizione del Fronte Polisario e la richiesta di autodeterminazione:

Il Fronte Polisario, sostenuto da 41 paesi e membro fondatore dell'Unione Africana, controlla circa 50.000 dei 275.000 chilometri quadrati del territorio, mentre la restante parte è occupata militarmente dal Marocco. La posizione del Fronte Polisario è chiara: un referendum di autodeterminazione è l'unica soluzione possibile per risolvere il conflitto.

La rottura con la Spagna e la richiesta di un cambio di rotta:

La decisione del governo Sánchez di appoggiare la soluzione marocchina ha incrinato ulteriormente i rapporti con la RASD. Ghali ha annunciato la sospensione delle relazioni diplomatiche e ha chiesto alla Spagna di ritirare il suo sostegno al Marocco e di difendere le risoluzioni dell'ONU per l'indizione del referendum.

Un futuro incerto e la speranza di una soluzione pacifica:

Il conflitto nel Sahara Occidentale sembra non avere fine. La posizione intransigente del Marocco e la rottura tra la RASD e la Spagna complicano ulteriormente la ricerca di una soluzione pacifica. La speranza del popolo Sahrawi di ritornare nella propria terra natale rimane viva, ma la strada per l'autodeterminazione appare ancora lunga e tortuosa.

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