Campi profughi saharawi, 4 maggio 2024 - Il sesto panel della Prima Conferenza Mediatica di solidarietà con il popolo Saharawi ha messo in luce la pericolosa dottrina espansionista del regime marocchino, basata su falsità storiche, giuridiche e politiche. Attraverso un apparato mediatico vasto e costoso, il Marocco diffonde questa narrativa ingannevole per sopprimere la voce del popolo Saharawi e legittimare la sua occupazione illegale del Sahara Occidentale.
La macchina della propaganda marocchina:
Il ministro dell'Informazione Saharawi, Hamada Salma, ha denunciato il dispiegamento di risorse ingenti da parte del Marocco per sostenere la sua dottrina espansionista. Più di 500 siti web, 18 giornali, 10 canali televisivi e 25 stazioni radiofoniche sono dedicati a questo scopo, propagando falsità e distorcendo la realtà del conflitto Saharawi.
Censura e intimidazione: le armi del silenzio:
Oltre alla propaganda, il Marocco ricorre alla censura per soffocare ogni dissenso. Brahim Boumkharouta, ministro Saharawi incaricato dell'Asia, ha evidenziato la duplice natura della censura marocchina: interna, dove le manifestazioni e le proteste vengono represse, ed esterna, dove si attacca qualsiasi voce che contraddica la narrativa ufficiale. Lo spionaggio, come quello subito dal presidente del governo spagnolo, è solo uno degli strumenti utilizzati per intimidire e silenziare i critici.
L'Algeria: un faro di solidarietà:
Khaled Fahsi, direttore dei servizi d'informazione di Radio Algeria International, ha sottolineato il ruolo fondamentale dei media algerini nel sostenere la causa Saharawi. Questo sostegno deriva da una convinzione profonda nella giustizia della causa e nell'impegno dell'Algeria a difendere le lotte per la liberazione in tutto il mondo.
La dottrina espansionista del Marocco rappresenta una minaccia non solo per il popolo Saharawi, ma per l'intera regione. La propaganda, la censura e l'intimidazione sono le armi utilizzate per soffocare la verità e perpetuare l'occupazione illegale del Sahara Occidentale. La comunità internazionale ha il dovere di smascherare le falsità del Marocco e di sostenere il diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione.
