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Sánchez tra ipocrisia e doppi standard: la Palestina e il Sahara Occidentale

Madrid, 11 aprile 2024 - Il presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, si è presentato mercoledì 10 aprile al Congresso con un'evidente contraddizione: da un lato, ribadisce il suo impegno a riconoscere lo Stato di Palestina, mentre dall'altro, nelle relazioni con il Marocco, legittima l'invasione del Sahara Occidentale da parte del regime alawita.

La posizione di Sánchez è incomprensibile e intollerabile: mentre si schiera dalla parte della vittima nel caso palestinese, si schiera con l'aggressore nel caso del Sahara Occidentale.

Il suo doppio standard non è solo morale, ma anche legale: legittimando l'occupazione illegale del Sahara Occidentale da parte del Marocco, viola il diritto internazionale. La Spagna, come potenza amministrativa dell'ultima colonia africana, ha una responsabilità in questo senso.

La campagna di Sánchez per il riconoscimento della Palestina rischia di diventare un falso movimento internazionale: la sua incoerenza sulla questione del Sahara Occidentale mina la sua credibilità.

L'opposizione, da parte sua, non offre una migliore alternativa: il PP è incoerente, privo di leadership e di valori. Aznar, in particolare, non ha alcuna credibilità quando si tratta di questioni come il genocidio palestinese.

Mentre in Spagna il governo e l'opposizione si perdono in ipocrisie e giochi di potere, nel Sahara Occidentale il Marocco continua a commettere crimini contro l'umanità e a Gaza Israele compie un genocidio.

È tempo di rompere con il doppiopesismo e di assumersi la responsabilità di difendere i diritti umani e la legalità internazionale.

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