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Sahara Occidentale: Si apre a Madrid la 18esima edizione del Festival del Cinema


Madrid (Spagna), 27 aprile 2024 - Il Festival Internazionale del Cinema del Sahara Occidentale (FiSahara) torna con la sua 18esima edizione nei campi profughi sahrawi. Dal 29 aprile al 5 maggio, la Wilaya di Auserd ospiterà il festival sotto il motto di quest'anno: "Jaimitna Fi Cinema (La nostra jaima nel cinema): Resistere è vincere". Con la jaima come simbolo centrale e segno dell'identità saharawi - proibita dal Marocco nel Sahara occupato - FiSahara celebra l'epopea della resistenza come una forma di vittoria e di connessione tra i popoli oppressi, con il cinema come fulcro della resistenza culturale.

Un programma ricco di film e dibattiti:

Come annunciato durante la presentazione a Madrid, il pubblico potrà assistere a proiezioni e dibattiti tematici con film provenienti dal Sahara Occidentale ("Insumisas", "Champs Elysées", "The Time after the Lluvia", "Desert PHOSfate"), Palestina ("200 Metri", "Roof Knocking"), Timor Est ("Beatriz's War"), Colombia ("Igualada"), Porto Rico ("Calle de la Resistencia") e Algeria ("Hassna"), tra gli altri. Come nelle edizioni precedenti, il festival mira a creare nuovi legami e connessioni tra artisti, registi e attivisti sahrawi e le loro controparti in altri paesi e regioni.

Personalità internazionali presenti al festival:

Per dare voce alle legittime lotte di questi popoli, al campo di Auserd si recheranno personalità internazionali che legano queste lotte alla cultura e al cinema. Tra questi figurano:

- Soraya Bayuelo (Colombia): vincitrice del Premio Nazionale per la Pace, fondatrice del Festival Audiovisivo Montes de María e partecipante alla terza Delegazione delle 60 Vittime che hanno partecipato al Tavolo di Dialogo di Pace all'Avana (Cuba).

- Lurdes Pires (Timor Est): regista e attivista chiave nel processo di indipendenza di Timor Est, ha prodotto il primo film di finzione sulla lotta a Timor.

- Milton Carrero (Porto Rico): giornalista, musicista e sceneggiatore, ha trasformato i suoi reportage in un musical che racconta la devastazione di Porto Rico dopo l'uragano María e le rivolte popolari che hanno costretto alle dimissioni il governatore corrotto Ricardo Roselló.

- Thimbo Samb (Senegal): attore e artista, usa il cinema e il teatro per sensibilizzare la società spagnola sul razzismo e sostenere il gruppo di giovani migranti che intraprendono il pericoloso viaggio in barca dall'Africa alla Spagna.

Il mondo della cultura spagnola a sostegno del FiSahara:

Fedele al suo impegno a favore del FiSahara, il mondo della cultura spagnola sarà ancora una volta ben rappresentato, con la proiezione di film come "Il professore che ha promesso il mare" e "Campeonex" e la partecipazione delle attrici Carolina Yuste e Nathalie Poza, dell'attore Guillermo Toledo e del cantautore Pedro Pastor, che terrà il concerto di chiusura di questa edizione.

Un messaggio di resistenza e speranza:

“Il popolo sahrawi resiste da un secolo e mezzo al colonialismo spagnolo, all'occupazione marocchina e agli interessi delle grandi potenze che cercano di porre fine al loro progetto di liberazione nazionale, ma qui continua a esistere e a resistere, preservando la propria identità e cultura, e questo di per sé è una grande vittoria”, afferma María Carrión, direttrice esecutiva di FiSahara. “Essendo un festival che resiste da 20 anni, questa edizione di FiSahara celebra le lotte di resistenza che si trasmettono di generazione in generazione, che non si arrendono, con la jaima come simbolo della resistenza culturale e identitaria saharawi”.

Il Festival Internazionale del Cinema del Sahara Occidentale torna nei campi profughi con un messaggio di resistenza e speranza, celebrando le lotte di popoli oppressi in tutto il mondo e riaffermando il potere del cinema come strumento di cambiamento.


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